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La Seconda Guerra d'Indipendenza fu un momento cruciale per l'Italia, segnando un passo decisivo verso l'unificazione. Camillo Benso di Cavour, con la sua diplomazia, convinse Napoleone III a sostenere la causa contro l'Austria. La vittoria a Solferino e San Martino dimostrò la vulnerabilità austriaca, portando alla cessione della Lombardia al Regno di Sardegna e rafforzando il movimento unitario italiano.
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1851 diventa ministro delle finanze
1852 grazie ad un abile manovra parlamentare Cavour diventa presidente del consiglio
Cavour interviene nella guerra di Crimea (1854-56)
riesce a farsi ammettere alle trattative diplomatiche denuncia l'oppressione austriaca sulla penisola italiana
riesce ad ottenere un incontro con Napoleone
l'Austria non aveva in mente di attaccare l'Italia e allora Cavour li provoca (truppe lungo il confine della Lombardia)
Austria dichiara guerra alla Sardegna
26 APRILE 1859 SCOPPIA LA 2° GUERRA D'INDIPENDENZA
24 Giugno 1859 l'ultima battaglia di Solferino e di San Marino
vince Cavour e Napolene
1)la lombardia va a Napoleone
2) Veneto rimane all'Austria
3) la Francia garantisce il ritorno dei legittimi sovrani in Toscana ed Emilia Romagna
Prima dell'unificazione, l'Italia era un mosaico di stati sovrani, tra cui il Regno di Sardegna, il Regno delle Due Sicilie, gli Stati Pontifici, il Granducato di Toscana e i ducati di Parma, Modena e Lucca, oltre a repubbliche come quella di San Marino e i domini diretti dell'Impero Austriaco, quali Lombardia e Veneto. Questa frammentazione politica e territoriale rappresentava un ostacolo significativo per il movimento risorgimentale, che mirava all'unificazione della penisola. L'influenza austriaca era particolarmente forte nel nord Italia, dove l'Impero Asburgico si opponeva fermamente a qualsiasi tentativo di unificazione che potesse minacciare i suoi interessi.
Camillo Benso, conte di Cavour, fu una figura chiave del Risorgimento italiano. Come primo ministro del Regno di Sardegna dal 1852, Cavour promosse riforme interne e perseguì una politica estera astuta, mirata a isolare l'Austria e a guadagnare alleati per la causa unificatrice. La sua abilità diplomatica e la sua visione progressista furono essenziali nel costruire le basi per l'unificazione, attraverso alleanze strategiche e manovre politiche che avrebbero coinvolto le grandi potenze europee nel processo di indipendenza italiana.
L'accordo di Plombières del 1858 tra Cavour e Napoleone III fu un momento decisivo, in cui fu concordato che la Francia avrebbe sostenuto il Regno di Sardegna in un conflitto contro l'Austria, in cambio di concessioni territoriali. Cavour, consapevole della necessità di un casus belli per attirare l'Austria in guerra, orchestrò una serie di provocazioni diplomatiche e militari. L'Austria, cadendo nella trappola, dichiarò guerra al Regno di Sardegna il 26 aprile 1859, dando inizio alla Seconda Guerra d'Indipendenza, che si sarebbe rivelata cruciale per il futuro dell'Italia.
La battaglia di Solferino e San Martino, avvenuta il 24 giugno 1859, fu un confronto sanguinoso e decisivo tra le forze austriache e l'alleanza franco-piemontese. La vittoria delle truppe alleate non solo segnò una svolta militare, ma ebbe anche un impatto psicologico, dimostrando la possibilità di superare la dominazione austriaca. Questo successo fu un catalizzatore per il movimento nazionale, rafforzando l'aspirazione all'indipendenza e all'unificazione tra gli italiani.
La Seconda Guerra d'Indipendenza portò a cambiamenti territoriali significativi. La Lombardia fu ceduta al Regno di Sardegna, mentre la Francia ricevette Nizza e la Savoia. La guerra stimolò anche movimenti insurrezionali in altre parti d'Italia, che portarono alla caduta di molti governi locali e all'annessione di ulteriori territori al Regno di Sardegna. Questi eventi furono fondamentali per il processo di unificazione, che proseguì con l'annessione del centro e del sud Italia e culminò nella proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861, con Vittorio Emanuele II di Savoia come primo re. La Seconda Guerra d'Indipendenza si confermò così un episodio chiave nella storia italiana, essenziale per il conseguimento dell'unità nazionale.
mariannaviscusi
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