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Luigi XIV, Re Sole, ha segnato la storia francese con un regno di espansione e consolidamento del potere. Le sue guerre, la politica economica di Colbert e la persecuzione dei protestanti hanno rafforzato la Francia, ma hanno anche posto le basi per la Rivoluzione Francese.
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LUIGI 14° REALIZZA LA MONARCHIA ASSOLUTA
IL POTERE è IN MANO AL RE E PROVIENE DA DIO E NON DAL POPOLO
NON CONVOCO' MAI GLI sTATI GENERALI(ASSEMBLEA DEI TRE CETI SOCIALI)
GOVERNA ATTRAVERSO DEI MINISTRI SCELTRI DALLA BORGHESIAFEDELI A LUI
AUMENTO' LE ESPORTAZIONI E RIDUSSE LE IMPORTAZIONI
INCORAGGIANDO IN OGNI MODO LA PRODUZIONE DI LUSSO DESTINATA ALL'ESTERO
Luigi XIV, noto come il Re Sole, regnò sulla Francia per 72 anni, dal 1643 al 1715, e divenne l'emblema della monarchia assoluta. Il suo governo si basava sul principio del diritto divino dei re, secondo cui il sovrano era investito di un potere illimitato da Dio stesso e non richiedeva il consenso dei governati. La sua amministrazione centralizzata e il controllo diretto sugli affari dello stato rafforzarono la Francia, trasformandola in una delle nazioni più potenti d'Europa. Tuttavia, il suo stile di governo autoritario e la mancanza di rappresentanza popolare contribuirono a creare un clima di malcontento che avrebbe poi trovato sfogo nella Rivoluzione Francese.
Luigi XIV perseguì una politica estera aggressiva, caratterizzata da una serie di conflitti militari volti all'espansione territoriale e al consolidamento del potere francese in Europa. Tra questi, la Guerra della Lega di Augusta (1688-1697) fu particolarmente significativa, portando a importanti acquisizioni territoriali nonostante il pesante tributo in termini di risorse finanziarie e vite umane. Altre campagne militari furono condotte contro la Spagna, l'Olanda e l'Inghilterra, con alterne fortune. Queste guerre, pur gravose per le finanze dello stato, furono essenziali per stabilire la supremazia francese nel contesto europeo.
Jean-Baptiste Colbert, servendo come ministro delle finanze di Luigi XIV, implementò una serie di riforme economiche che ebbero un impatto significativo sullo sviluppo economico della Francia. La sua politica mercantilista favorì l'autosufficienza economica attraverso la promozione dell'industria nazionale e la protezione dei mercati interni. Colbert incentivò la produzione di beni di lusso, come i tessuti e i manufatti in vetro, e sostenne l'espansione della marina mercantile francese, contribuendo a rendere la Francia una delle principali economie europee del tempo.
La politica religiosa di Luigi XIV fu caratterizzata dalla promozione del cattolicesimo come religione di stato e dalla repressione dell'Ugonottismo, culminata nella revoca dell'Editto di Nantes nel 1685. Questa decisione portò all'esodo di molti protestanti qualificati, con conseguenze negative per l'economia francese. In ambito sociale, Luigi XIV cercò di limitare il potere della nobiltà, che tradizionalmente godeva di esenzioni fiscali e di un'influenza politica considerevole. Attraverso l'impiego di ministri borghesi leali, il re riuscì a centralizzare ulteriormente il potere, riducendo l'autonomia dell'aristocrazia e rafforzando l'autorità della monarchia.
Luigi XIV lasciò un'eredità ambivalente, con un'impronta indelebile sulla storia francese. Il suo regno fu segnato da un potere centralizzato e da un'autorità regale assoluta che modellarono l'identità nazionale francese. Le sue politiche espansionistiche, economiche e sociali contribuirono a stabilire la Francia come una delle principali potenze mondiali dell'epoca. Tuttavia, le sue scelte portarono anche a un crescente dissenso interno e a un pesante debito pubblico, che avrebbero contribuito a creare le condizioni per la Rivoluzione Francese. La figura di Luigi XIV rimane un simbolo dell'epoca del Barocco e dell'assolutismo, riflettendo la grandiosità e le contraddizioni di quel periodo storico.
ingridtarlazzi
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