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L'imperatore Teodosio, figura chiave dell'Impero Romano, promosse il cristianesimo e divise l'impero tra i suoi figli, Arcadio e Onorio. La sua politica di 'hospitalitas' verso i Visigoti e il rapporto con il vescovo Ambrogio segnarono un'epoca di transizione e di consolidamento religioso e culturale.
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NEL 382, PER LA PRIMA VOLTA, RICONOBBE AD UN POPOLO GERMANICO LO “STATUS” DI ALLEATO
I VISIGOTI DIVENNERO ALLEATI [“FOEDERATI”] DEI ROMANI IN REGIME DI “HOSPITALITAS”:
MANTENEVANO LA PROPRIA ORGANIZZAZIONE IL LORO RE GARANTIVA AI ROMANI LA COLLABORAZIONE MILITARE DEL SUO POPOLO IN CAMBIO DEL MANTENIMENTO
LA MORTE DI GRAZIANO, AUGUSTO D’OCCIDENTE, CONSENTÌ A TEODOSIO DI ESSERE – DI FATTO – SOLO AL VERTICE DELL’IMPERO
Nel 381 d.C.
a Costantinopoli
RIDISCUSSE LA QUESTIONE DELL’ARIANESIMO
MA NON SI ARRIVÒ ALLA SCONFITTA DI TALE ERESIA
PROIBIZIONE DEI CULTI PAGANI
PROIBITI:RITI POLITEISTI ERESIE CRISTIANECULTI PAGANI
CHIUSI I TEMPLI
380 d.C.
CRISTIANESIMO RELIGIONE DI STATO
L’UNICA RELIGIONE UFFICIALMENTE AMMESSA ALL’INTERNO DELL’IMPERO
PRIMA DELLA MORTE NEL 395, LASCIÒ LO STATO IN EREDITÀ AI DUE FIGLI:
ARCADIO
ORIENTE
ONORIO
OCCIDENTE
Teodosio ordinò di massacrare la popolazione
CONFLITTO CON IL VESCOVO AMBROGIO
Ambrogioproibì aTeodosiodi entrare in chiesa
L'IMPERATORE SI PENTI' CON ATTO PUBBLICO
L'AUTORITA' DEL VESCOVO CRESCE
INFLUENZA DEI VESCOVI
Ambrogio fu grande amico e personale consigliere
INFLUENZA DELLA CHIESA
AVVICINAMENTO TRA IMPERO E CHIESA