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Mappa concettuale e riassunto Rivoluzione Francese

La Rivoluzione Francese segna la fine della monarchia assoluta e l'instaurazione di principi di eguaglianza e diritti civili. Con l'abolizione della schiavitù e dei diritti feudali, si affermano la separazione dei poteri e la giustizia gratuita, influenzando profondamente la struttura politica e sociale.

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1

Durante il regno di ______, la Francia era governata da una monarchia assoluta.

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Luigi XVI

2

Il ______ rappresentava il 98% della popolazione francese ed era escluso dal potere.

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Terzo stato

3

Nel 1788, un ______ contribuì all'aggravarsi della crisi economica aumentando il prezzo del pane.

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raccolto pessimo

4

L'Illuminismo in Francia promuoveva i principi di ______, ______ e ______.

Clicca per vedere la risposta

razionalismo egualitarismo contrattualismo

5

Numero di morti nella Rivoluzione francese

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Circa 600000 morti, evento sanguinoso.

6

Fine dell'Antico Regime

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Eliminazione del sistema feudale francese.

7

Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino - Data di emanazione

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Emanata il 26 agosto 1789, ispira carte costituzionali.

8

Influenza della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino

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Riconoscimento della libertà e dignità umana, base per costituzioni future.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Il contesto socio-economico e politico

La monarchia assoluta La Rivoluzione Francese nasce in una nazione “sottomessa” alla monarchia assoluta di Luigi XVI, immagine di Dio in terra. Il monarca aveva infatti il potere di comandare l’esercito, di prevenire o annullare qualsiasi sentenza in tribunale, di richiamare ogni causa dalle corti al consiglio. In dettaglio, il potere esecutivo del Re era esercitato attraverso numerosi consigli: - Conseil secret: presieduto dal re, riguardava le questioni di politica estera; - Conseil de Dépeches: presiedeva all’amministrazione interna e ai ricorsi giudiziari; - Conseil de Finances ed il Conseil de Commerce: si occupavano delle questioni economiche; - Conseil de Consience: si occupava dei benefici ecclesiastici; - Conseil de Partis esercitava la giurisdizione privata del sovrano In realtà, ai tempi di Luigi XVI i consigli avevano perso potere e importanza, venendo “sostituiti” da quattro ministri stato (Affari esteri, Guerra, Marina, Maison du Roi) e del controllore generale dalla finanza. Questi ministri erano chiamati ed eletti dal sovrano. Questo, rese la monarchia ancora più assoluta e divenne un problema in quanto significava che il coordinamento del governo dipendeva interamente dalle capacità e dal volere del sovrano. La società La società era suddivisa in 3 classi: - Nobiltà - Clero - Terzo stato La nobiltà e il clero rappresentavano una piccola parte della popolazione, ed erano coloro che avevano i privilegi. Il terzo stato rappresentava invece la maggior parte della popolazione (98%) , dai borghesi ai sottoproletario accomunati da una posizione “inferiore” al clero e ai nobili. Chi faceva parte del terzo stato era completamente escluso dal potere e dal governo. La crisi economica Gli anni precedenti alla rivoluzione francese furono anche anni di grande difficoltà economica per la popolazione. Ci furono un susseguirsi di eventi sfavorevoli, tra crollo dei prezzi agricoli, la siccità, la crisi industriale. Il culmine di tutto questo fu nel 1788 quando un racconto pessimo che face aumentare anche il prezzo del pane.La crisi economica fu aggravata anche dalle enormi spese dovute alla guerra anglo-francese. Il sistema fiscale Il sistema fiscale francese era basato sulla taille, ovvero un’imposta diretta che colpiva i contadini francesi e i non nobili in Francia.  Questa disuguaglianza era aggravata anche da un complicato sistema di imposte indirette. Il sistema fiscale quindi non riusciva a garantire né un’efficace mobilitazione di risorse economiche, né di contrastare il deficit. Il debito pubblico cresceva quindi esponenzialmente. Una nuova cultura In questo contesto in Francia si era sviluppata una cultura filosofica-politica “l'Illuminismo”, con alla base i tre principi fondamentali di razionalismo, egualitarismo e contrattualismo.
ammutinamento popolare

Le conseguenze della Rivoluzione sulla politica, sulla società e sull'economia

La Rivoluzione francese fu un evento estremamente sanguinoso. Si stimano circa 600000 morti. Questa rivoluzione ottenne però i risultati sperati, con l’eliminazione dell'Antico Regime, ovvero del sistema antico e ormai radicato Francese. Gli storici ritengono che la Rivoluzione francese sia stata di fatto una necessità storica. Tra gli obiettivi raggiunti e i principi giuridici, etici e sociali fissati dalla rivoluzione possiamo vedere: - L'abolizione della schiavitù; - L'abolizione dei diritti feudali, con l'introduzione dell'uguaglianza giuridica politica e sociale; - L'affermazione del principio della separazione dei poteri, e la separazione totale tra Stato e Chiesa; - L'introduzione della giustizia gratuita; - L'introduzione di imposte dirette a carico di tutti i cittadini; - L'abolizione della monarchia assoluta; - La stesura della Costituzione, e la monarchia costituzionale; - La stesura della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino La dichiarazione è un testo giuridico che contiene una solenne elencazione di diritti fondamentali del cittadino. Fu emanata il 26 agosto del 1789 e ha ispirato numerose carte costituzionali. Il suo contenuto ha rappresentato uno dei più alti riconoscimenti della libertà e dignità umana.
motto della rivoluzione francese