La cultura artistica degli Egizi
Gli Egizi furono una civiltà molto dedita all’arte caratterizzata da un ricco e variegato patrimonio artistico. Le opere più maestose degli Egizi sono le piramidi, la Valle dei Re e i grandi templi spesso adornati da sculture.
Le piramidi
Le prime tombe che i faraoni si fecero costruire per il loro riposo eterno erano dei sepolcri, ma dal faraone Zoser in poi cominciarono a comparire le piramidi. Le prima venivano costruite sovrapponendo delle tombe di dimensioni sempre più piccole, che avevano una forma piramidale tronca. La piramide era il simbolo dell’ascesa del faraone al cielo.Dapprima veniva scelto il luogo dove costruire l’imponente tomba, venivano convocati i sacerdoti e poi si preparava il terreno livellandolo. Si dava inizio poi alla cerimonia, il faraone iniziava il rituale e procedeva con la cerimonia di allungamento della corda, posava i vari pioli negli angoli che delimitavano la piramide, modellava un mattone, scavava una porzione di terreno e porgeva il primo mattone. Dopo la cerimonia iniziavano i lavori per la costruzione vera e propria della costruzione da parte di operai pagati dallo Stato.
La Valle dei Re
La Valle dei Re rappresenta la valle collocata a ovest della città di Tebe, luogo in cui i faraoni decisero di situare il regno dei morti o meglio il luogo per il loro riposo eterno.Questa valle si presentava circondata da montagne tra cui una a forma di piramide, la valle era un letto di un fiume ormai asciutto. Sono state ritrovate molte tombe che rappresentano anche le modifiche e innovazioni applicate nel tempo. Infatti la forma degli ipogei cambiò nel tempo, il tempio e le tombe furono costruite in due posizioni diverse.Venne costruita anche la Valle delle Regine poco lontana da quella dei Re, vi sono circa un’ottantina di tombe alcune mai finite, molto semplici, altre rovinate. L’unica più imponente e più simile a quella dei Re con sculture, pitture e bassorilievi, fu la tomba della regina Nefertari, sposa di Ramesse II.
I grandi templi
I templi nella cultura egizia erano concepiti come la casa di dio, erano composti da un cortile pubblico con un porticato a colonne preceduto da una porta monumentale aperta in un muro di cinta adornato spesso da sculture. Superata la porta ed il cortile si apre una sala sorretta da alte colonne, poco illuminata con accesso ridotto solo a poche persone tra cui il clero. Oltre questa sala si poteva accedere al tempio vero e proprio, il santuario caratterizzato da oscurità dove vi era la statua impreziosita del dio, qui vi potevano accedere solo il faraone e i sacerdoti.La maggior parte dei templi sono stati ritrovati nella città di Tebe, anche a Luxor e Menfi sono state ritrovate altre strutture mentre ad Abido vi è il tempio di Osiride.Vi sono poi i templi di Abu Simbel dedicati uno a Ra ed un altro ad Hathor e la sposa Nefertari, entrambi questi due tempi presentano all’entrata delle statue sedute dei sovrani.
La società egiziana
La società egiziana era ben divisa in classi secondo una piramide sociale.
Il faraone
Il faraone è il capo assoluto del regno, un semidio, simbolo dell’unione delle due terre d’Egitto. Solitamente indossava delle corone accomunate dalla presenza dell’ureo, simbolo della dea protettrice dei faraoni. La corona sekhemty rappresentava l'unione delle due terre mentre quella khepresh era la corona di guerra con un casco blu.
Il visir e gli scribi
La seconda classe sociale dopo il faraone era occupata dal primo ministro detto visir, figura che si occupava dell'amministrazione della giustizia, tesoro, denaro e lavori pubblici. Egli aveva dei sottoposti che operavano nei vari uffici del regno.Tutti gli atti, le decisioni, le regole venivano trascritte dagli scribi attraverso i geroglifici, classe che godeva di alcuni privilegi.
Il clero
Siccome il tempio era considerato la casa di dio, allora tutte le attività sociali valevano anche per il tempio. Infatti vi erano contadini, orafi, allevatori dediti alle attività nel tempio. Oltre a queste figure vi era la carica sacerdotale che veniva ricoperta su turnazione: nel turno da sacerdote si dovevano effettuare delle purificazioni estetiche e spirituali, astenersi da rapporti sessuali ma, a fine turno ognuno ritornava alla sua vita normale.
L’esercito
L’esercito non era permanente ma veniva convocato ed organizzato in caso di necessità, alla cui guida vi era il faraone.
Il popolo
Il popolo era soprattutto costituito da contadini, agricoltori, allevatori, commercianti, operai e artigiani dediti alle loro mansioni.
Le donne
Le donne erano considerate quasi alla pari degli uomini, potevano avere degli impieghi pubblici, sostituire gli uomini nel gestire le aziende e gli affari di famiglia. Erano dedite a prendersi cura della casa e della famiglia, lavoravano come ballerine, profumiere, cantanti, accompagnatrici musicali o sacerdotesse.Queste ultime ricevevano un’educazione artistica e musicale e rappresentavano una classe abbastanza privilegiata.