I temi
I temi presenti in questa novella sono sostanzialmente due: l’amore infelice e la ragion di mercatura. Essi rappresentano due diversi mondi impersonati dai personaggi della novella, la ragion d’amore della protagonista Lisabetta che è mossa dall’amore verso Lorenzo e la ragion di mercatura esercitata dai fratelli della protagonista che agiscono seguendo il gli interessi politici, economici e quindi gli affari ed il prestigio sociale, approfittando della loro posizione, potere e della superiorità numerica e di genere nei confronti della sorella.
La trama
Questa novella narrata nella giornata più triste del Decameron presenta una trama con un intreccio particolare che può essere suddiviso in quattro macro-sequenze in base alle diverse vicende.
Prima dell’omicidio
Lisabetta una giovane, bella, gentile donna viveva con i suoi tre fratelli, importanti mercanti della città di Messina. La giovane non era sposata ma si innamorò di un giovane ragazzo che lavorava per i suoi fratelli, Lorenzo, il braccio destro e tuttofare dei tre mercanti. L’infatuazione di Lisabetta, era ricambiata da Lorenzo infatti i due giovani, in segreto, lontani da occhi indiscreti cominciarono ad incontrarsi, frequentarsi e vivere il loro amore.
L’omicidio del giovane Lorenzo
Questa storia d’amore segreta venne scoperta da uno dei fratelli che una sera si recò nel luogo di incontro dei due giovani e colse sul fatto i due innamorati. Egli però decise di non portare subito allo scoperto la tresca ma piuttosto di aspettare il giorno successivo per raccontare con calma la sua scoperta agli altri due fratelli.Giunto il mattino seguente i fratelli ormai al corrente della relazione tra Lisabetta e Lorenzo trovarono un modo per risolvere questo “problema”. I tre fratelli, con l’inganno portarono Lorenzo fuori città, si recarono in un bosco dove lo uccisero e lo seppellirono. Una volta ritornati a Messina raccontarono in giro ed a chi glielo chiedesse, tra cui Lisabetta, che Lorenzo era lontano per loro conto, impegnato negli affari di famiglia, come d’altronde era già successo in passato.
Dopo l’omicidio
I giorni, i mesi passavano e di Lorenzo nessuna notizia, Lisabetta continuava a chiedere informazioni ai fratelli senza avere nessuna notizia del suo ritorno, le domande di Lisabetta diventarono insistenti infatti fu risposta anche in malo modo dai fratelli. La fanciulla comincia a deprimersi per la mancanza dell’amato, continua a pensarlo, a chiamarlo nella notte, finché una notte in un sogno i due si incontrano.Lorenzo apparso in sogno, era pallido, malaticcio, con i vestiti strappati raccontò alla giovane dell’omicidio nel bosco e le rivelò dove era stato sepolto. Il giovane distrutto anch’egli dal suo dolore e da quello che la sua amata provava, le chiede di non chiamarlo più ora che le ha rivelato tutta la verità.Lisabetta pensò che quel sogno non era solo frutto della sua fantasia ma che ci fosse un minimo di verità, quindi decise di controllare se davvero in quel bosco ci fosse il corpo morto del suo amato Lorenzo.Giunta nel bosco con la sua fantesca, nel luogo preciso indicato dall’amato, trovò un ammasso di foglie secche su di una porzione di terra rivoltata. Cominciò a scavare in quel punto, come predetto nel sogno trovò il corpo di Lorenzo.Non potendo portare con sé tutto il corpo, decise di tagliare la testa e portarla a casa. Dopo aver pianto disperata sulla testa dell’amato, dopo averla baciata e stretta a sé, con la sua domestica decise di seppellirla in un vaso dove piantò del basilico.
I sospetti dei tre fratelli
Lisabetta sprofondò in uno stato di avvilimento e depressione, dimagriva sempre di più, piangeva continuamente sulla pianta di basilico, si disperava e si struggeva per la perdita dell’amato e per l’inganno dei fratelli.Questi ultimi rimasero straniti dal morboso attaccamento della sorella verso quella pianta di basilico, per evitare che si spargessero in città delle strane voci sul loro conto e sulla loro famiglia decisero di rubare il vaso a Lisabetta. Accorgendosi del furto la giovane donna, insistentemente era alla ricerca del vaso e continuamente chiedeva ai fratelli che a questo punto decisero di vedere cosa contenesse quel vaso. Trovarono la testa di Lorenzo sotto la terra ancora non del tutto decomposta, così temendo il peggio la seppellirono e scapparono a Napoli.Il furto del vaso di basilico fu l’episodio che fece crollare definitivamente Lisabetta che si ammalò e morì di dolore a Messina.