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Vittorio Alfieri, nato ad Asti nel 1749, fu un influente poeta, drammaturgo e scrittore italiano. Le sue opere, tra cui 'Antonio e Cleopatra' e 'Il Misogallo', esplorano temi di libertà e potere, riflettendo il suo spirito critico verso la tirannia e il suo apprezzamento per l'autonomia ideologica. Alfieri lasciò un'eredità letteraria e politica significativa, ispirando figure come Foscolo e Leopardi.
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NEL 1789 ANDO' IN FRANCIA DURANTE LA RIVOLUZIONE
INIZIALMENTE APPOGGIAVA MA POI NE PRESE LE DISTANZE
RITORNO' IN ITALIA
MORI' NEL 1803 E FU SEPOLTO A FIRENZE NELLA BASILICA DI SANTA CROCE
I SUOI STUDI SI CONCENTRARONO SU VARI AUTORI
PLUTARCO, DANTE, PETRARCA, MACHIAVELLI, VOLTAIRE E MONTESQUIEU
RAPPORTO TRA LIBERTA' E POTERE,LA VITTORIA DELL'INDIVIDUALITA' SULLE TIRANNIE
"ANTONIO E CLEOPATRA","ANTIGONE" "SAUL" E "MARIA STUARDA"
LE TRAGEDIE DELLA LIBERTA', LE TRAGEDIE GRECHE E QUELLE POSTUME
L'ANALISI PROFONDA DEI SENTIMENTI E DELLA VITA DELL'UOMO E DELLA SOCIETA' DOVE VIVEVA
LE SCRIVEVA SEGUENDO 3 FASI:
IDEARE: CERCARE IL SOGGETTO E COSTRUIRE PERSONAGGI, TRAMA E BATTUTE
STENDERE:PENSARE IL TESTO IN PROSA ADATTANDOLO ALLE SCENE E AGLI ATTI
VERSEGGIARE: TRASFORMARE TUTTO IN ENDECASILLABI SCIOLTI
AVEVANO COME TEMA L'ODIO PER LA TIRANNIA E L'AMORE PER LA LIBERTA'
"DELLA TIRANNIDE"
PROSA POLITICA CHE CRITICA E CONDANNA IL NEPOTISMO
"DEL PRINCIPE E DELLE LETTERE"
PROSA POLITICO LETTERARIA CHE CRITICA E CONDANNA LE MONARCHIE E I PRINCIPI
SULLO STILE COMICO DI TERENZIO
ASPRAMENTE CRITICATE
AUTOBIOGRAFIA:"LA VITA SCRITTA DA ESSO" (1790-1803)
FORTEMENTE RAZIONALE ED AUTOCRITICO
RIME (CIRCA 400 POESIE)
DEFINITE IL DIARIO DELL'AUTORE IN POESIE
VIENE FUORI IL LATO COMBATTUTO E PESSIMISTA DELL'AUTORE
LA MAGGIOR PARTE SONO SONETTI
TRADUZIONI E LETTERE
GRAZIE AGLI STUDI CLASSICI TRADUSSE OPERE COME "L'ENEIDE"
MIX DI GENERI: SONETTO, PROSA, EPIGRAMMA E ODE
EMERGE LA FIGURA DI UN ALFIERI CONTRORIVOLUZIONARIO, ARISTOCRATICO E NON REAZIONISTA
ERA DEFINITO"UOMO DI FEDE ROMANTICA"
SI OPPONEVA ALL'ATEISMO E CONTRASTAVA LE SUPERSTIZIONI
AFFERMAVA LA LIBERTA' DELL'INDIVIDUO
AMAVA LA SOLITUDINE E IGNORAVA LE ACCUSE DI MISANTROPIA
FU UN'ISPIRAZIONE NEL XIX SECOLO TRA I GIOVANI INTELLETTUALI
FOSCOLO, LEOPARDI, MANZONI E CARDUCCI
FOSCOLO E' DEFINITO "L'EREDE MORALE" DI ALFIERI
ISPIRANDOSI ALLA SUA FIGURA, SCRISSE "I SEPOLCRI" E "LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS"
LEOPARDI IMMAGINA ALFIERI COME MAESTRO IN "AD ANGELO MAI"
FU IDOLATRATO DA ALCUNI PATRIOTI DEL RISORGIMENTO ITALIANO
VENNE DEFINITO UNA FIGURA ANARCHICA
PORTAVOCE DELL'INDIVIDUALISMO, DEL PENSIERO LIBERTARIO E LIBERISTA