Le origini della psicologia scientifica

Le Origini della Psicologia Scientifica e la Psicofisica

La psicologia scientifica trae le sue origini nel XIX secolo, periodo in cui si assiste alla nascita di diverse scuole di pensiero che contribuiscono alla sua evoluzione come disciplina autonoma. La psicofisica, in particolare, emerge come uno dei primi tentativi di applicare metodi quantitativi allo studio della mente. Fondatori di questa scuola, Ernst Weber e Gustav Fechner, hanno introdotto concetti come il "limen" o soglia di percezione e la legge di Fechner, che descrive la relazione logaritmica tra l'intensità dello stimolo fisico e l'intensità percepita della sensazione. Questi studi hanno aperto la strada alla quantificazione delle esperienze soggettive, un passo cruciale per l'affermazione della psicologia come scienza empirica.

La Reflessologia e la Scuola Storico-Culturale in Russia

In Russia, la psicologia ha preso una direzione particolare con lo sviluppo della Reflessologia e della Scuola storico-culturale. La Reflessologia, rappresentata da Ivan Sechenov e successivamente da Vladimir Bechterev e Ivan Pavlov, si è focalizzata sullo studio dei riflessi come meccanismi base del comportamento. Pavlov, in particolare, ha contribuito con la teoria del condizionamento classico, dimostrando come gli stimoli neutri possano acquisire significato attraverso l'associazione con stimoli incondizionati. Parallelamente, la Scuola storico-culturale, con Lev Vygotskij e Aleksander Lurija, ha posto l'accento sull'importanza dei fattori culturali e sociali nello sviluppo cognitivo, sottolineando il ruolo del linguaggio e dell'interazione sociale nell'evoluzione delle funzioni mentali superiori.

Il Laboratorio Psicologico di Wilhelm Wundt

Wilhelm Wundt, considerato il padre della psicologia sperimentale, ha fondato il primo laboratorio di psicologia all'Università di Lipsia nel 1879. Wundt ha introdotto l'uso dell'introspezione come metodo scientifico per analizzare i processi di pensiero, ma a differenza dell'introspezione comune, quella da lui proposta era sistematica e controllata. Ha inoltre applicato il metodo sperimentale allo studio dei fenomeni psicologici, come la percezione e l'attenzione, ponendo l'accento sulla necessità di una metodologia rigorosa per l'indagine psicologica. Il suo lavoro ha contribuito a stabilire la psicologia come disciplina scientifica indipendente, con propri metodi e oggetti di studio.

Lo Strutturalismo e il Funzionalismo: Due Approcci Contrastanti

Lo Strutturalismo, proposto da Edward Titchener, si proponeva di analizzare la coscienza in termini di elementi costitutivi più semplici, utilizzando l'introspezione per identificare le sensazioni, le immagini e gli affetti come elementi fondamentali dell'esperienza mentale. Questo approccio mirava a decomporre la mente in parti elementari per comprenderne la struttura. In netto contrasto, il Funzionalismo, influenzato dalle teorie evoluzionistiche di Charles Darwin e promosso da psicologi come William James e John Dewey, si interessava più alle funzioni della mente che alla sua struttura. Il Funzionalismo considerava i processi mentali dal punto di vista della loro utilità per l'individuo nell'interazione con l'ambiente, enfatizzando l'importanza dell'adattamento e della flessibilità comportamentale. Questo approccio ha portato allo sviluppo di nuovi metodi di ricerca, inclusi test psicologici e questionari, per studiare le differenze individuali e le capacità adattive.