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Il sistema fonologico dell'anglosassone

L'anglosassone, lingua germanica occidentale, aveva un sistema fonologico complesso con consonanti sorde e sonore, fricative e palatalizzazioni. Le vocali lunghe, brevi e i dittonghi subivano mutazioni fonetiche e metafonia, influenzando la grammatica e i dialetti regionali.

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1

L'anglosassone faceva parte del gruppo delle ______ ______ occidentali e aveva un sistema fonologico ______.

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lingue germaniche complesso

2

I missionari cristiani introdussero l'alfabeto ______ nell'anglosassone, aggiungendo segni come il 'þorn' per /θ/ e la 'wynn' per il suono /w/.

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latino

3

Esempio di palatalizzazione: /keusan/ a /ˈtʃeosan/

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La parola germanica */keusan/ si trasforma in anglosassone in /ˈtʃeosan/, che in inglese moderno diventa 'choose'.

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Cambio di /g/ davanti a vocali anteriori

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L'occlusiva velare germanica */g/ diventa /j/ in anglosassone davanti a vocali anteriori, come in 'gieldan' /ˈjeldan/ che in inglese è 'yield'.

5

Uso di 'c' e 'g' in anglosassone

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La lettera 'c' rappresenta sia /tʃ/ che /k/, e 'g' rappresenta sia /j/ che /g/ in anglosassone, senza distinzione tra articolazioni palatali e velari.

6

Il fenomeno noto come ______, tipico del sassone occidentale, generava una vocale velare davanti a certe consonanti velari.

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frangimento

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Metafonia palatale: periodo di occorrenza

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Fine VII secolo, influenza vocali toniche con /i/ o /j/ successivi.

8

Esempi di cambiamenti metafonetici in anglosassone

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Da germ. */a/ + /i/ a ags. /e/, da ags. /o/ + /i/ a /e/, dittonghi a /ie/ poi /i/ o /y/.

9

Impatto della metafonia sull'inglese moderno

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Plurali come 'foot' a 'feet' e 'mouse' a 'mice' mostrano tracce di metafonia.

10

Il ______ era una caratteristica più comune nel sassone occidentale e meno nei dialetti ______, influenzando poco la storia del vocalismo inglese.

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frangimento anglici

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Fonetica e Alfabetizzazione nell'Anglosassone

L'anglosassone, appartenente al gruppo delle lingue germaniche occidentali, presentava un sistema fonologico complesso. Le consonanti sorde, quali /p/, /t/, /k/, non mostravano variazioni significative, mentre le sonore, come /b/, /d/, /g/, potevano realizzarsi come fricative in determinati contesti fonetici, ad esempio "dagas" si pronunciava [daɣas]. Le fricative /f/, /θ/, /s/ diventavano sonore [v], [ð], [z] tra vocali, tranne quando erano geminate. Le liquide /l/ e /r/ e le nasali /m/ e /n/ potevano essere seguite da una velarizzazione, come in "cyning" [ˈkyːning], che significa 're'. Il sistema consonantico anglosassone differiva da quello dell'inglese moderno principalmente per la presenza di suoni come /x/ e /ç/. L'introduzione dell'alfabeto latino, ad opera dei missionari cristiani, portò all'adozione di segni aggiuntivi per rappresentare i fonemi specifici dell'anglosassone, come il segno "þorn" per il fonema /θ/ e la runa "wynn" per il suono /w/.
Manoscritto antico su leggio in legno scuro, penna d'oca bianca e calamaio blu su tavolo, sfondo sfocato con parete in pietra.

Evoluzione delle Consonanti nell'Anglosassone

Un fenomeno distintivo dell'anglosassone era la palatalizzazione, che interessava le consonanti velari germaniche */k/, */g/ e il gruppo */sk/. Questo processo portava alla formazione di affricate palatali /tʃ/ e /dʒ/, e della semivocale /j/ in determinate posizioni. Per esempio, la parola germanica */keusan/ divenne in anglosassone "ceosan" /ˈtʃeosan/, che in inglese moderno è "choose". L'occlusiva velare germanica */g/ si trasformava in /j/ davanti a vocali anteriori, come in "gieldan" /ˈjeldan/ 'pagare', che in inglese è "yield". La scrittura anglosassone utilizzava la lettera "c" per rappresentare sia la palatale /tʃ/ che la velare /k/, e la lettera "g" per la palatale /j/ e la velare /g/, senza distinguere tra le due articolazioni, a differenza dell'alfabeto runico anglosassone che era più preciso in questo senso.

Il Sistema Vocalico dell'Anglosassone e i Suoi Cambiamenti

Il sistema vocalico dell'anglosassone era caratterizzato da una serie di mutazioni fonetiche rispetto al germanico occidentale. Comprendeva vocali lunghe e brevi, oltre a dittonghi come /æɑ/, /eo/. Un cambiamento notevole fu la palatalizzazione di germ. */a/ in ags. /æ/ e di germ. occ. */aː/ in ags. /æː/, che non avveniva in presenza di una consonante velare successiva. I dittonghi germanici, come */ai/, si monottongavano in ags. /aː/. Il frangimento, un fenomeno tipico del sassone occidentale, comportava la formazione di una vocale velare in presenza di certe consonanti velari, con esiti diversi a seconda del contesto fonetico.

Metafonia e Sviluppo delle Forme Grammaticali nell'Anglosassone

La metafonia palatale, che si verificò verso la fine del VII secolo, influenzava le vocali toniche in presenza di una /i/ o /j/ nella sillaba successiva. Questo fenomeno aveva un impatto significativo sulla flessione delle forme grammaticali, come nei plurali, nella comparazione degli aggettivi e in alcuni verbi deboli. La metafonia causava cambiamenti come da germ. */a/ + /i/ seguente a ags. /e/, e da ags. /o/ + /i/ a /e/. I dittonghi subivano anch'essi la metafonia, evolvendo in /ie/, che in una fase tardiva dell'anglosassone veniva scritto come /i/ o /y/. Questi cambiamenti hanno lasciato tracce nell'inglese moderno, come nei plurali "foot-feet" e "mouse-mice".

Diversità Dialettale e Letteratura nell'Anglosassone

L'Inghilterra anglosassone era caratterizzata da una varietà di dialetti, risultato delle diverse ondate di colonizzazione germanica. Il frangimento, ad esempio, era prevalente nel sassone occidentale e meno diffuso nei dialetti anglici, influenzando in modo limitato la storia del vocalismo inglese, che deriva principalmente dal dialetto anglico di Londra. La diversità dialettale si manifestava anche nella letteratura, con opere scritte in vari dialetti che contribuivano alla ricchezza culturale dell'epoca anglosassone.