Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
L'origine della conoscenza nella filosofia occidentale esplora il rapporto tra esperienza sensoriale e strutture cognitive innate. Kant, San Tommaso, Platone e altri hanno indagato come la conoscenza sia influenzata da strutture a priori della mente e come la meraviglia e l'angoscia dell'essere stimolino la riflessione filosofica.
Show More
La filosofia occidentale ha lungamente dibattuto sull'origine della conoscenza, interrogandosi sul complesso rapporto tra esperienza sensoriale e strutture innate della mente
Immanuel Kant ha sostenuto che la conoscenza inizia con l'esperienza ma non ne è completamente derivata, proponendo l'esistenza di strutture a priori della mente che organizzano le sensazioni
La concezione di Kant trova un antecedente nel pensiero di San Tommaso d'Aquino, che descrive il passaggio dal conoscere sensibile al conoscere intellettivo
La meraviglia è stata identificata da Platone e Aristotele come il punto di partenza della filosofia, poiché emerge dall'incontro tra l'esperienza del mondo e la risposta interrogativa della coscienza
La meraviglia filosofica si manifesta di fronte al mistero dell'esistenza, come espresso nelle domande fondamentali di Leibniz e Heidegger sul motivo per cui esiste qualcosa piuttosto che il nulla
La contemplazione dell'essere porta con sé un'angoscia intrinseca legata al concetto di non essere, che sfida la nostra comprensione dell'esistenza
L'angoscia esistenziale non è un cedimento al nulla, ma piuttosto un riferimento all'Essere assoluto, un fondamento che trascende la nostra esperienza contingente
La negatività, intesa come differenza e contraddizione, è una condizione preliminare che permette il distacco e la trasformazione
La coscienza umana si distingue per la sua capacità di interrogarsi sul significato della morte e dell'esistenza, percependo il negativo e valutandolo in termini universali