La "vittoria mutilata" e la nascita del fascismo in Italia
La 'vittoria mutilata' e l'insoddisfazione post-Prima Guerra Mondiale in Italia, con le rivendicazioni territoriali a Parigi, l'occupazione di Fiume da parte di D'Annunzio e la nascita del fascismo di Mussolini, segnano un periodo di turbolenza e cambiamento politico.
Il Sentimento di una "Vittoria Mutilata" nel Dopoguerra Italiano
Al termine della Prima Guerra Mondiale, l'Italia, nonostante fosse annoverata tra i paesi vincitori, fu pervasa da un profondo senso di insoddisfazione. Questo sentimento fu particolarmente sentito tra i nazionalisti e i veterani di guerra, i quali ritenevano che gli esiti del conflitto non rispecchiassero appieno le aspettative e i sacrifici nazionali. La locuzione "vittoria mutilata" fu coniata dal poeta Gabriele D'Annunzio, che la utilizzò per la prima volta in un articolo pubblicato sul "Corriere della Sera" il 24 ottobre 1918, per esprimere il disappunto per le condizioni di pace. Sebbene l'Italia avesse acquisito territori significativi come Trieste, il Trentino e l'Alto Adige, vi era un diffuso malcontento per il mancato ottenimento di altre aree come l'Istria e la Dalmazia, regioni che erano state promesse nel Patto di Londra del 1915. Inoltre, la città di Fiume, a maggioranza di lingua italiana, non era stata inclusa nell'accordo, ma era fortemente desiderata dall'Italia, contribuendo così ad alimentare il sentimento di una vittoria incompleta.
Le Complesse Rivendicazioni Italiane alla Conferenza di Pace di Parigi
Durante la Conferenza di Pace di Parigi del 1919, l'Italia avanzò rivendicazioni territoriali basate su principi apparentemente contraddittori. Da un lato, invocava il rispetto del Patto di Londra per l'annessione dell'Istria e di parti della Dalmazia, nonostante la presenza di popolazioni slavofone. Dall'altro, rivendicava la città di Fiume, non inclusa nel patto, sulla base del principio di autodeterminazione dei popoli, in virtù della sua maggioranza italofona. La delegazione italiana, guidata dal presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando e dal ministro degli Esteri Sidney Sonnino, si trovò di fronte alle rivendicazioni del nascente Regno dei Serbi, Croati e Sloveni e all'opposizione del presidente americano Woodrow Wilson, che promuoveva il principio di autodeterminazione e non riconosceva gli accordi segreti pre-bellici. L'impasse nelle trattative portò alla temporanea uscita di scena di Orlando e Sonnino dalla conferenza, un gesto che indebolì la posizione italiana e ridusse la sua influenza sulle decisioni finali.
L'Impresa di Fiume e le Sue Conseguenze Politiche
L'occupazione di Fiume da parte di Gabriele D'Annunzio e dei suoi seguaci nel settembre 1919 rappresentò un momento di svolta. D'Annunzio, approfittando di un clima di tensione seguito alla morte di alcuni soldati francesi, fu incoraggiato da ufficiali nazionalisti a prendere il controllo della città, stabilendo un governo provvisorio. Questo atto di forza ebbe un ampio seguito popolare, ma fu anche fonte di controversie, essendo considerato da molti un'insubordinazione nei confronti delle autorità legittime. Il governo italiano, cercando di mantenere il favore popolare senza alienarsi le potenze alleate, si trovò in una posizione delicata. La situazione si risolse con il Trattato di Rapallo del 12 novembre 1920, che riconobbe l'Istria all'Italia e la Dalmazia al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, mentre Fiume divenne una città-Stato indipendente. D'Annunzio rifiutò di accettare il trattato e fu espulso da Fiume solo dopo un intervento militare italiano nel dicembre 1920. Questi eventi esacerbarono la crisi politica interna, portando a elezioni anticipate nel maggio 1921 e dimostrando la vulnerabilità dello Stato italiano di fronte a sfide interne e esterne.
La Nascita del Fascismo e il Programma di San Sepolcro
In un clima di insoddisfazione e di crisi politica, in Italia prese forma un nuovo movimento politico: il fascismo. Fondato da Benito Mussolini, un ex socialista che aveva virato verso posizioni nazionaliste e interventiste, il fascismo si presentò come una risposta al malcontento diffuso e alla percezione di debolezza del governo liberale. Il 23 marzo 1919, Mussolini annunciò la creazione del primo "fascio di combattimento" a Milano, attirando un variegato gruppo di sostenitori, tra cui ex combattenti, intellettuali e giovani desiderosi di cambiamento. Il programma di San Sepolcro, presentato in quella occasione, proponeva una combinazione di riforme sociali ed economiche radicali con elementi di nazionalismo e repubblicanesimo. Nonostante un iniziale scarso successo elettorale nel 1919, il fascismo guadagnò rapidamente terreno, capitalizzando il malcontento generale e il desiderio di un rinnovamento politico e sociale, ponendo le basi per la futura ascesa al potere di Mussolini.
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1
Dopo la ______, l'Italia si sentì insoddisfatta nonostante fosse tra i vincitori.
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Prima Guerra Mondiale
2
Nonostante l'acquisizione di ______, ______ e ______, l'Italia era insoddisfatta per non aver ottenuto altre regioni.
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Trieste
il Trentino
l'Alto Adige
3
L'Italia desiderava fortemente ______, una città non inclusa nell'accordo di pace ma promessa nel ______.
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Fiume
Patto di Londra del 1915
4
Patto di Londra
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Accordo segreto del 1915 tra Italia e Alleati per annessione Istria e parti Dalmazia.
5
Principio di autodeterminazione
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Diritto dei popoli a decidere del proprio stato politico; promosso da Wilson.
6
Rivendicazione italiana di Fiume
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Italia chiede Fiume per maggioranza italofona, nonostante assenza nel Patto di Londra.
7
Conseguenze dell'uscita di Orlando e Sonnino
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Ritiro temporaneo dalla conferenza indebolisce influenza italiana sulle decisioni finali.
8
Nel ______, Gabriele D'Annunzio occupò la città di ______ insieme ai suoi seguaci.
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settembre 1919
Fiume
9
Dopo la morte di alcuni militari ______, D'Annunzio fu spinto da ufficiali ______ a stabilire un governo provvisorio a Fiume.
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francesi
nazionalisti
10
Il ______ firmato il 12 novembre 1920, assegnò l'Istria all'Italia e la Dalmazia al Regno dei ______, mentre Fiume divenne una città-Stato indipendente.
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Trattato di Rapallo
Serbi, Croati e Sloveni
11
Fondazione del fascismo
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23 marzo 1919, Mussolini crea il primo fascio di combattimento a Milano.
12
Profilo fondatore fascismo
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Benito Mussolini, ex socialista, virato verso nazionalismo e interventismo.
13
Programma di San Sepolcro
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Combinazione di riforme sociali, economiche radicali, nazionalismo e repubblicanesimo.
Q&A
Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento