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La 'vittoria mutilata' e l'insoddisfazione post-Prima Guerra Mondiale in Italia, con le rivendicazioni territoriali a Parigi, l'occupazione di Fiume da parte di D'Annunzio e la nascita del fascismo di Mussolini, segnano un periodo di turbolenza e cambiamento politico.
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Il poeta Gabriele D'Annunzio coniò la locuzione "vittoria mutilata" per esprimere il disappunto per le condizioni di pace dopo la Prima Guerra Mondiale
Nazionalisti e veterani di guerra erano delusi per il mancato ottenimento di territori promessi nel Patto di Londra e per l'esclusione della città di Fiume dall'accordo
L'Italia avanzò rivendicazioni territoriali basate su principi contraddittori, invocando il rispetto del Patto di Londra e il principio di autodeterminazione dei popoli
Il fascismo fu fondato da Benito Mussolini nel 1919 come risposta al malcontento e alla percezione di debolezza del governo liberale
Il programma presentato da Mussolini nel 1919 proponeva una combinazione di riforme sociali ed economiche radicali con elementi di nazionalismo e repubblicanesimo
Grazie al malcontento generale e al desiderio di un rinnovamento politico e sociale, il fascismo guadagnò rapidamente terreno, portando alla futura ascesa al potere di Mussolini