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Galileo Galilei, padre del metodo scientifico, ha lasciato un segno indelebile nella storia della scienza con le sue scoperte astronomiche e i suoi studi di dinamica. Le sue osservazioni hanno supportato il sistema eliocentrico e gettato le basi per la fisica moderna, nonostante le sfide dell'Inquisizione.
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Galileo Galilei nacque a Pisa nel 1564 e si trasferì a Firenze con la sua famiglia nel 1574
Inizio degli studi con Ostilio Ricci
Galileo iniziò a studiare matematica privatamente con Ostilio Ricci, nonostante fosse iscritto alla facoltà di medicina dell'Università di Pisa
Abbandono degli studi di medicina
Dopo aver iniziato a studiare matematica, Galileo abbandonò presto gli studi di medicina per dedicarsi completamente alla sua passione
Importanti scoperte in geometria e meccanica
Durante questo periodo, Galileo formulò importanti teoremi di geometria e meccanica, oltre a scoprire l'isocronismo delle oscillazioni del pendolo
Cattedra all'Università di Pisa
Grazie alla sua eccellenza in matematica, Galileo ottenne la cattedra all'Università di Pisa nel 1589, dove sviluppò la legge della caduta dei gravi
Cattedra all'Università di Padova
Successivamente, Galileo tenne la cattedra all'Università di Padova per diciotto anni, durante i quali effettuò importanti ricerche che contribuirono al progresso della scienza
Nel 1609, Galileo Galilei rivoluzionò l'astronomia con l'uso innovativo del cannocchiale, da lui stesso perfezionato
Superficie lunare e satelliti di Giove
Grazie alle sue osservazioni con il cannocchiale, Galileo scoprì la natura montuosa della superficie lunare e i quattro principali satelliti di Giove, oggi noti come satelliti galileiani
Fasi di Venere e supporto al sistema eliocentrico
Le osservazioni di Galileo sulle fasi di Venere fornirono un importante supporto empirico al sistema eliocentrico di Copernico
Le scoperte astronomiche di Galileo furono pubblicate nell'opera "Sidereus Nuncius" e gli valsero l'ammirazione di scienziati come Keplero, oltre all'incarico di matematico e filosofo di corte del granduca di Toscana, Cosimo II de' Medici
Galileo era un fervente sostenitore dell'autonomia della scienza dalle influenze esterne, in particolare quelle della Chiesa e della filosofia aristotelica
Secondo Galileo, scienza e fede, entrambe doni divini, non dovevano essere in conflitto e eventuali discrepanze dovevano essere risolte attraverso una reinterpretazione delle Scritture
Galileo criticò apertamente gli aristotelici per il loro rifiuto di accettare le evidenze empiriche e per la loro dipendenza da teorie non verificate
L'adesione di Galileo al modello eliocentrico di Copernico lo portò al processo del 1633 davanti al Sant'Uffizio, dove fu costretto ad abiurare le sue convinzioni
Nonostante la condanna al confino, Galileo continuò a studiare e a scrivere, pubblicando nel 1638 l'opera "Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze"
Galileo Galilei morì nel 1642, lasciando un'eredità di conoscenza che avrebbe profondamente influenzato lo sviluppo della scienza nei secoli successivi