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La dinastia dei Montefeltro, con figure come Guidantonio e Federico, dominò Urbino nel XV secolo, influenzando la politica e la cultura italiana. Le loro alleanze e successi militari, insieme alle sfide economiche e sociali, hanno segnato un'epoca di grande rilevanza storica.
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La dinastia dei Montefeltro si affermò come una delle più influenti famiglie di condottieri in Italia nel XV secolo
La famiglia Montefeltro esercitò il controllo sulla città di Urbino e su un territorio strategico che fungeva da crocevia tra le regioni settentrionali e meridionali d'Italia
Guidantonio da Montefeltro consolidò il potere della dinastia stringendo alleanze con il Papato, i Visconti di Milano, la Repubblica di Firenze e il Regno di Napoli
Federico da Montefeltro nacque il 7 giugno 1422 come figlio illegittimo di Guidantonio da Montefeltro
Dopo essere stato inviato alla Badia di Gaifa per l'educazione religiosa, Federico fu reintegrato alla corte di Urbino come erede legittimo
Federico studiò con il celebre educatore Vittorino da Feltre a Mantova, che influenzò notevolmente il suo approccio alla vita e alla guerra
Federico si sposò a soli 15 anni con Gentile Brancaleoni per motivi politici e contrasse un secondo matrimonio con Battista Sforza per assicurarsi un erede legittimo
Federico iniziò la sua carriera militare sotto la guida di Nicolò Piccinino, da cui apprese una tattica cauta e strategica che divenne caratteristica del suo stile di comando
Federico si guadagnò fama e rispetto come guerriero, portando sul suo corpo le cicatrici delle battaglie
Federico dovette affrontare diverse sfide economiche e sociali ad Urbino durante i primi anni del suo governo
I Capitoli concessi da Federico riflettevano la necessità di trovare un equilibrio tra l'autonomia dei cittadini e il controllo della famiglia Montefeltro
Federico rispose alle richieste di una riduzione del carico fiscale con moderazione, consapevole delle difficoltà economiche del ducato di Urbino