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Il terzo cerchio dell'Inferno dantesco è il luogo di punizione per i golosi, descritto nella Divina Commedia. Immersi in un fango disgustoso e sotto una pioggia incessante, le anime dei golosi sono tormentate dal mostro Cerbero. Dante incontra Ciacco, che gli rivela profezie su Firenze e il destino delle anime dopo la morte, sottolineando la giustizia ultraterrena.
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Nel terzo cerchio dell'Inferno, le anime dei golosi sono sottoposte a un castigo eterno
Privazione dei piaceri enogastronomici
I dannati sono privati dei piaceri enogastronomici che avevano goduto in vita
Ingestione di fango
I golosi sono costretti a ingurgitare fango, simbolo della loro corruzione e sporcizia morale
Cerbero, il guardiano del terzo cerchio, rappresenta l'insaziabilità e la voracità dei golosi
Ciacco è un fiorentino dannato per il suo peccato di gola
Ciacco profetizza le future discordie politiche di Firenze, causate dall'invidia, dalla superbia e dall'avarizia
Ciacco spiega che le anime virtuose e i grandi uomini di Firenze sono puniti per i loro peccati morali
Dopo la morte, le anime saranno giudicate e destinate a pene appropriate ai loro peccati
Al Giudizio Universale, le anime saranno riunite ai loro corpi e le pene infernali diverranno più intense
Virgilio spiega che il dolore infernale sarà percepito sia a livello spirituale che fisico