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La fondazione dello Stato di Israele nel 1948 e le successive tensioni arabo-israeliane hanno segnato la storia del Medio Oriente. La Guerra dei Sei Giorni del 1967, gli Accordi di Oslo e la situazione attuale tra Israele e Palestina sono punti chiave di questo conflitto duraturo.
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Il piano proponeva di dividere la Palestina in due stati, uno ebraico e uno arabo, ma fu respinto dai leader arabi
La proclamazione di Israele portò all'esodo di circa 700.000 arabi palestinesi, un evento conosciuto come "nakba"
Israele riuscì a respingere gli attacchi dei paesi arabi e a estendere il proprio territorio oltre i confini proposti dall'ONU, occupando il 78% della Palestina
La Guerra dei Sei Giorni scoppiò nel giugno 1967 come risposta alla militarizzazione delle frontiere e alla chiusura del Canale di Suez da parte di Egitto, Siria e Giordania
In sei giorni, Israele ottenne una vittoria schiacciante, conquistando la Striscia di Gaza, la Cisgiordania, Gerusalemme Est, la penisola del Sinai e le alture del Golan
Le risoluzioni 242 e 338 chiesero il ritiro di Israele dai territori occupati e la penisola del Sinai fu restituita all'Egitto nel 1982, mentre la sovranità israeliana sulle alture del Golan è stata riconosciuta dagli Stati Uniti nel 2019
Nel 1988, l'OLP dichiarò l'indipendenza dello Stato di Palestina, ottenendo il riconoscimento da parte di numerosi stati, ma senza controllo effettivo sul territorio, e la prima Intifada (1987-1993) fu un'insurrezione popolare contro l'occupazione israeliana
Gli Accordi di Oslo del 1993 portarono al riconoscimento reciproco tra Israele e l'OLP e alla creazione dell'Autorità Nazionale Palestinese per l'autogoverno di alcune aree
La costruzione di insediamenti israeliani e la violenza da entrambe le parti hanno ostacolato il processo di pace tra Israele e i palestinesi