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La Seconda Guerra Mondiale e l'ascesa del nazismo sono eventi storici che hanno plasmato il XX secolo. Adolf Hitler e la sua politica di espansione territoriale, insieme all'annessione di territori e alleanze militari, hanno portato all'inevitabile scoppio del conflitto. La resistenza britannica, la sconfitta della Francia e l'entrata in guerra degli USA hanno segnato punti di svolta decisivi.
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La Germania nazista, guidata da Adolf Hitler, mirava a espandersi territorialmente e a ribaltare i termini del trattato di Versailles
Le democrazie occidentali, nel tentativo di evitare la guerra, adottarono una politica di appeasement nei confronti della Germania nazista
L'annessione della Boemia e della Moravia da parte della Germania nazista nel 1939 segnò la fine della Cecoslovacchia e fu un chiaro segnale delle sue intenzioni bellicose
La sfiducia reciproca tra l'URSS e le potenze occidentali ostacolò le trattative per un'alleanza contro la Germania nazista
Il patto di non aggressione Molotov-Ribbentrop, firmato nel 1939, prevedeva la divisione di sfere di influenza nell'Europa orientale tra Germania e URSS
L'invasione della Polonia da parte della Germania il 1 settembre 1939 portò alla dichiarazione di guerra da parte della Gran Bretagna e della Francia, segnando l'inizio ufficiale della Seconda Guerra Mondiale
La Germania nazista utilizzò la tattica della "Blitzkrieg" per conquistare rapidamente la Polonia e lanciò l'operazione Weserübung per occupare Danimarca e Norvegia
La rapida avanzata tedesca portò alla sconfitta della Francia e all'entrata in guerra dell'Italia, che cercava di sfruttare le vittorie tedesche
Dopo la caduta della Francia, la Gran Bretagna rimase l'ultimo baluardo contro l'espansione nazista, mentre l'Italia subì gravi insuccessi militari in Grecia e in Nord Africa