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Il Codice della Strada italiano

Il Codice della Strada regola la circolazione di veicoli e pedoni in Italia, definendo le competenze di Ministeri, Prefetti e Sindaci. Sanzioni pecuniarie e procedure di contestazione sono stabilite per garantire la sicurezza stradale.

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1

Il principale documento normativo per la circolazione su strade italiane è il ______ della Strada, adottato il ______ del ______.

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Codice 30 aprile 1992

2

L'articolo 5 del Codice della Strada assegna al ______ delle Infrastrutture e dei Trasporti il compito di stabilire direttive per il traffico.

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Ministro

3

Art. 157 CdS - Differenze arresto, fermata, sosta

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Arresto: veicolo fermo per cause di forza maggiore. Fermata: breve sosta per imbarco/sbarco. Sosta: veicolo fermo senza conducente.

4

Art. 158 CdS - Divieti di fermata e sosta

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Divieti specifici su dove non fermarsi o sostare, con sanzioni per violazioni.

5

Art. 159 CdS - Rimozione/blocco veicoli

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Procedure per rimuovere/bloccare veicoli pericolo o ostacolo alla circolazione o in sosta vietata.

6

Le infrazioni al ______ devono essere comunicate al trasgressore senza ritardi, tramite un ______ dettagliato.

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Codice della Strada verbale

7

Ruolo del Prefetto nel ricorso

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Esamina ricorso, decide conferma sanzione o archiviazione.

8

Calcolo sanzioni pecuniarie

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Basato su gravità infrazione, situazione economica trasgressore, revisione biennale.

9

Sanzioni per più violazioni o concorso persone

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Applicazione criteri specifici per sanzione complessiva.

10

Se si guida un veicolo in ______ amministrativo, si rischiano ulteriori sanzioni e la ______ dello stesso.

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fermo confisca

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Regolamentazione della circolazione stradale e competenze istituzionali

Il Codice della Strada italiano, introdotto con il Decreto Legislativo n. 285 del 30 aprile 1992, è il principale riferimento normativo per la regolamentazione della circolazione di veicoli e pedoni sulle strade italiane. L'articolo 5 del codice attribuisce al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (precedentemente Ministro dei lavori pubblici) il compito di impartire direttive per la regolamentazione del traffico. Il Prefetto, ai sensi dell'articolo 6, ha la facoltà di limitare o sospendere la circolazione per ragioni di sicurezza pubblica, necessità militari o per regolare il passaggio di animali. Gli enti proprietari delle strade possono intervenire per motivi di sicurezza o per lavori, mentre i Sindaci, in ambito urbano, hanno poteri specifici per la gestione del traffico, come l'istituzione di zone a traffico limitato. È inoltre previsto che le aree di parcheggio siano collocate in modo da non intralciare la circolazione.
Scena di traffico urbano con semaforo verde, agenti di polizia che dirigono veicoli e pedoni che attraversano sulle strisce pedonali.

Polizia stradale e sanzioni per violazioni della sosta

Il Ministero dell'Interno, attraverso la Polizia Stradale, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale, assicura il controllo e la sicurezza stradale, comprese le attività di soccorso, rilevamento incidenti e accertamento delle infrazioni. L'articolo 157 del Codice della Strada distingue tra arresto, fermata e sosta dei veicoli, e l'articolo 158 specifica i divieti di fermata e sosta, prevedendo sanzioni pecuniarie per il mancato rispetto di tali divieti. L'articolo 159, invece, disciplina le modalità di rimozione o blocco dei veicoli che costituiscono un ostacolo o un pericolo per la circolazione o che violano le norme sulla sosta.

Procedura di contestazione e notifica delle violazioni

Le violazioni al Codice della Strada devono essere contestate immediatamente al trasgressore, con la redazione di un verbale dettagliato. Se la contestazione immediata non è possibile, il verbale deve essere notificato entro termini specifici. L'articolo 202 consente il pagamento ridotto della sanzione entro 60 giorni dalla contestazione o notifica, escluso per violazioni particolarmente gravi. Questa procedura è volta a garantire la tempestività e l'efficacia dell'azione sanzionatoria.

Ricorsi e sanzioni amministrative pecuniarie

Il trasgressore ha la possibilità di presentare ricorso contro le sanzioni ricevute. Il Prefetto, dopo aver esaminato il ricorso, può decidere se confermare la sanzione o archiviare il caso. In alternativa, è possibile rivolgersi al Giudice di Pace. Le sanzioni pecuniarie sono calcolate in base alla gravità dell'infrazione e alla situazione economica del trasgressore e sono soggette a revisione biennale. In caso di più violazioni o concorso di persone, si applicano criteri specifici per determinare la sanzione complessiva.

Sanzioni accessorie e prescrizioni

Oltre alle sanzioni pecuniarie, il Codice della Strada prevede sanzioni accessorie come il fermo amministrativo del veicolo, che implica la sospensione della circolazione e la custodia del veicolo a spese del proprietario. La circolazione con un veicolo sottoposto a fermo può comportare ulteriori sanzioni e la confisca del veicolo. La rimozione o il blocco del veicolo sono previsti in determinate circostanze e comportano la custodia del veicolo in luoghi appropriati. Infine, il termine di prescrizione per la riscossione delle sanzioni amministrative pecuniarie è di cinque anni.