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Elio Vittorini, scrittore e intellettuale italiano, ha segnato il Novecento con opere come 'Il Garofano rosso' e 'Conversazione in Sicilia'. La sua attività di traduttore e promotore culturale ha influenzato il movimento neorealista e la letteratura postbellica, mentre la sua rivista 'il menabò' ha lanciato nuovi autori e idee.
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Elio Vittorini si forma da autodidatta e approfondisce lo studio dei classici, sia antichi che moderni
Nel 1927, Vittorini si trasferisce a Firenze e entra in contatto con l'ambiente intellettuale della rivista "Solaria"
Nel 1930, Vittorini sposa Rosa Quasimodo, sorella del poeta Salvatore Quasimodo, e inizialmente aderisce al fascismo, vedendovi un potenziale rivoluzionario
A Milano, Vittorini collabora con Cesare Pavese nella traduzione di opere di autori americani, contribuendo così al movimento neorealista
Durante la Resistenza, Vittorini si iscrive al Partito Comunista e fonda la rivista "Il Politecnico" per promuovere una cultura impegnata
Dopo divergenze con Palmiro Togliatti e l'espulsione dal partito, Vittorini prosegue il suo impegno culturale, dirigendo la collana "Gettoni" di Einaudi e lanciando nuovi autori
L'opera "Il Garofano rosso" esplora la crescita politica e sessuale di un giovane in un contesto oppressivo, tanto che fu censurata dal regime fascista
Pubblicato a puntate tra il 1938 e il 1939, "Conversazione in Sicilia" si contraddistingue per il suo stile lirico e allegorico, che si discosta dal realismo più crudo del neorealismo
L'opera "Uomini e no", ispirata alla Resistenza, si avvicina di più al movimento letterario del neorealismo
Pur essendo influenzato dal neorealismo, Vittorini non si identifica completamente in esso, soprattutto per opere come "Conversazione in Sicilia", che si allontanano dalla rappresentazione realistica e diretta tipica del neorealismo
Il romanzo "Conversazione in Sicilia" fa uso di simbolismo e allegoria per veicolare una critica al regime fascista, necessaria per evitare la censura e possibili rappresaglie
Il titolo del romanzo, "conversazione" al singolare, enfatizza l'universalità del dolore e della sofferenza umana, temi centrali del libro