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Meccanismi d'azione e limitazioni dei sulfamidici e del cotrimoxazolo

Sulfamidici e cotrimoxazolo sono antibiotici che inibiscono la sintesi dell'acido folico nei batteri, essenziali per la loro proliferazione. Utilizzati in varie infezioni, hanno effetti sinergici ma presentano limitazioni come nefrotossicità e reazioni di ipersensibilità. Il cotrimoxazolo, combinazione di trimetoprim e sulfametoxazolo, è efficace contro Pneumocystis jirovecii e altre infezioni, con una buona tollerabilità se monitorato correttamente.

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1

I sulfamidici sono una categoria di ______ che prevengono la crescita batterica interferendo con la produzione di ______.

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antibiotici acido folico

2

Il farmaco ______ lavora in combinazione con i sulfamidici, bloccando un enzima chiave nella trasformazione dell'acido folico.

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trimetoprim

3

L'uso dei sulfamidici è spesso limitato a causa di ______ come la nefrotossicità e l'epatotossicità.

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effetti collaterali

4

Azione sinergica del cotrimoxazolo

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Combina due farmaci, inibisce produzione e utilizzo acido folico batterico, potenzia effetto antibatterico.

5

Profilassi con cotrimoxazolo in neutropenia

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Previene infezioni in pazienti con bassi neutrofili, riduce rischio batteriemie.

6

Monitoraggio terapia cotrimoxazolo

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Essenziale per prevenire, gestire effetti collaterali, soprattutto in terapie prolungate o alte dosi.

7

Gli ______ antifungini si classificano in topici per micosi superficiali e sistemici per infezioni ______ invasive.

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farmaci fungine

8

L'______ B è un farmaco che si lega all'______, un elemento cruciale delle membrane cellulari dei funghi.

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amfotericina ergosterolo

9

I , come il fluconazolo, agiscono inibendo un enzima chiave per la produzione dell' nei funghi.

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triazoli ergosterolo

10

Le echinocandine, ad esempio la ______, bloccano la sintesi del ______ nella parete cellulare dei funghi.

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caspofungina glucano

11

Conversione flucitosina in 5-fluorouracile

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Flucitosina convertita dalle cellule fungine in 5-fluorouracile che inibisce timidilato sintasi.

12

Combinazione flucitosina e amfotericina B

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Usate insieme per potenziare l'efficacia contro infezioni da Cryptococcus neoformans.

13

Effetti collaterali comuni antifungini

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Cefalea, leucopenia, trombocitopenia; necessario monitoraggio clinico.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Sulfamidici e Cotrimoxazolo: Meccanismo d'Azione e Limitazioni

I sulfamidici rappresentano una classe di antibiotici che agiscono inibendo la sintesi dell'acido folico nei batteri, un processo vitale per la loro proliferazione. Questi farmaci mirano specificamente all'enzima batterico diidropteorato sintetasi, bloccandone l'attività e impedendo la produzione di componenti essenziali quali amminoacidi, purine e timidine. Il trimetoprim, un altro antibiotico, opera in sinergia con i sulfamidici inibendo l'enzima diidrofolato riduttasi, che è coinvolto nella conversione dell'acido folico in acido tetraidrofolico, un passaggio successivo nella stessa via metabolica. Nonostante la loro efficacia, l'uso dei sulfamidici è limitato a causa di effetti collaterali quali nefrotossicità, che può manifestarsi con cristalluria, reazioni di ipersensibilità, anemie emolitiche e epatotossicità. Di conseguenza, i sulfamidici sono raramente utilizzati come monoterapia. Il cotrimoxazolo, una combinazione di trimetoprim e sulfametoxazolo, è stato sviluppato per massimizzare il sinergismo terapeutico tra i due farmaci, migliorando l'efficacia antibatterica e riducendo la frequenza degli effetti avversi. Questa combinazione è formulata in proporzioni fisse per mantenere un rapporto plasmatico ottimale di 20:1, fondamentale per garantire il massimo effetto sinergico.
Laboratorio di microbiologia con piastre di Petri contenenti colture batteriche, microscopio binoculare e braccio guantato.

Impiego Clinico e Tollerabilità del Cotrimoxazolo

Il cotrimoxazolo è ampiamente impiegato nel trattamento di varie infezioni batteriche grazie alla sua azione sinergica. È considerato il trattamento di scelta per la polmonite causata da Pneumocystis jirovecii, in particolare nei pazienti affetti da AIDS. Viene utilizzato anche per trattare infezioni odontoiatriche, gastroenteriti causate da Shigella e Salmonella, infezioni del tratto respiratorio, listeriosi, infezioni prostatiche e delle vie urinarie, e come profilassi in pazienti con neutropenia. Il cotrimoxazolo è generalmente ben tollerato, ma può causare reazioni avverse come eruzioni cutanee, disturbi gastrointestinali quali nausea e vomito, e alterazioni ematologiche, soprattutto se somministrato a dosi elevate o per periodi prolungati. È quindi essenziale monitorare attentamente i pazienti durante la terapia per prevenire e gestire tempestivamente eventuali effetti collaterali gravi.

Farmaci Antifungini: Classificazione e Meccanismi d'Azione

I farmaci antifungini si dividono in agenti topici, utilizzati per le micosi superficiali, e agenti sistemici, per le infezioni fungine invasive. L'amfotericina B è un antifungino polienico che si lega all'ergosterolo, un componente fondamentale della membrana cellulare dei funghi, formando canali ionici che alterano la permeabilità della membrana, portando alla morte del fungo. Questo farmaco è disponibile in diverse formulazioni, tra cui liposomiale e lipidica, per migliorare la tollerabilità e ridurre la nefrotossicità. I triazoli, come il fluconazolo e l'itraconazolo, inibiscono l'enzima 14-alpha-sterolo demetilasi, essenziale per la biosintesi dell'ergosterolo, e sono caratterizzati da un ampio spettro d'azione e da una minore incidenza di resistenza. Tuttavia, possono interagire con altri farmaci metabolizzati dai citocromi epatici, richiedendo cautela nella loro somministrazione. Le echinocandine, come la caspofungina, agiscono inibendo la sintesi del glucano nella parete cellulare fungina, mentre la griseofulvina interferisce con la funzione dei microtubuli, impedendo la mitosi cellulare.

Flucitosina e Imidazoli: Altri Agenti Antifungini

La flucitosina è un antimetabolita che, una volta convertito in 5-fluorouracile dalle cellule fungine, inibisce la timidilato sintasi, interferendo con la sintesi del DNA e RNA fungino. È spesso utilizzata in combinazione con l'amfotericina B per il trattamento delle infezioni da Cryptococcus neoformans. Gli imidazoli, come il clotrimazolo e il miconazolo, sono antifungini utilizzati principalmente per le micosi cutanee e agiscono inibendo la sintesi dell'ergosterolo, simile ai triazoli. Questi farmaci sono generalmente ben tollerati, ma possono causare effetti collaterali come cefalea, leucopenia e trombocitopenia, che richiedono un attento monitoraggio clinico durante il trattamento.