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Meccanismi d'azione e limitazioni dei sulfamidici e del cotrimoxazolo

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Sulfamidici e cotrimoxazolo sono antibiotici che inibiscono la sintesi dell'acido folico nei batteri, essenziali per la loro proliferazione. Utilizzati in varie infezioni, hanno effetti sinergici ma presentano limitazioni come nefrotossicità e reazioni di ipersensibilità. Il cotrimoxazolo, combinazione di trimetoprim e sulfametoxazolo, è efficace contro Pneumocystis jirovecii e altre infezioni, con una buona tollerabilità se monitorato correttamente.

Sulfamidici e Cotrimoxazolo: Meccanismo d'Azione e Limitazioni

I sulfamidici rappresentano una classe di antibiotici che agiscono inibendo la sintesi dell'acido folico nei batteri, un processo vitale per la loro proliferazione. Questi farmaci mirano specificamente all'enzima batterico diidropteorato sintetasi, bloccandone l'attività e impedendo la produzione di componenti essenziali quali amminoacidi, purine e timidine. Il trimetoprim, un altro antibiotico, opera in sinergia con i sulfamidici inibendo l'enzima diidrofolato riduttasi, che è coinvolto nella conversione dell'acido folico in acido tetraidrofolico, un passaggio successivo nella stessa via metabolica. Nonostante la loro efficacia, l'uso dei sulfamidici è limitato a causa di effetti collaterali quali nefrotossicità, che può manifestarsi con cristalluria, reazioni di ipersensibilità, anemie emolitiche e epatotossicità. Di conseguenza, i sulfamidici sono raramente utilizzati come monoterapia. Il cotrimoxazolo, una combinazione di trimetoprim e sulfametoxazolo, è stato sviluppato per massimizzare il sinergismo terapeutico tra i due farmaci, migliorando l'efficacia antibatterica e riducendo la frequenza degli effetti avversi. Questa combinazione è formulata in proporzioni fisse per mantenere un rapporto plasmatico ottimale di 20:1, fondamentale per garantire il massimo effetto sinergico.
Laboratorio di microbiologia con piastre di Petri contenenti colture batteriche, microscopio binoculare e braccio guantato.

Impiego Clinico e Tollerabilità del Cotrimoxazolo

Il cotrimoxazolo è ampiamente impiegato nel trattamento di varie infezioni batteriche grazie alla sua azione sinergica. È considerato il trattamento di scelta per la polmonite causata da Pneumocystis jirovecii, in particolare nei pazienti affetti da AIDS. Viene utilizzato anche per trattare infezioni odontoiatriche, gastroenteriti causate da Shigella e Salmonella, infezioni del tratto respiratorio, listeriosi, infezioni prostatiche e delle vie urinarie, e come profilassi in pazienti con neutropenia. Il cotrimoxazolo è generalmente ben tollerato, ma può causare reazioni avverse come eruzioni cutanee, disturbi gastrointestinali quali nausea e vomito, e alterazioni ematologiche, soprattutto se somministrato a dosi elevate o per periodi prolungati. È quindi essenziale monitorare attentamente i pazienti durante la terapia per prevenire e gestire tempestivamente eventuali effetti collaterali gravi.

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00

I sulfamidici sono una categoria di ______ che prevengono la crescita batterica interferendo con la produzione di ______.

antibiotici

acido folico

01

Il farmaco ______ lavora in combinazione con i sulfamidici, bloccando un enzima chiave nella trasformazione dell'acido folico.

trimetoprim

02

L'uso dei sulfamidici è spesso limitato a causa di ______ come la nefrotossicità e l'epatotossicità.

effetti collaterali

Q&A

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