Il modello bio-psico-sociale dell'ICF ridefinisce la disabilità integrando aspetti biologici, psicologici e sociali. In Italia, la Legge 104/1992 e i PEI guidano l'inclusione scolastica, enfatizzando l'adattamento dell'ambiente educativo alle esigenze degli studenti con disabilità per promuovere l'apprendimento e la partecipazione attiva.
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Il modello bio-psico-sociale dell'ICF integra fattori biologici, psicologici e sociali per valutare il funzionamento di un individuo con disabilità
Limiti dell'approccio medico
L'approccio medico tradizionale è stato criticato per la sua limitatezza e per non considerare l'individuo nella sua totalità
Vantaggi del modello bio-psico-sociale
Il modello bio-psico-sociale enfatizza l'importanza di considerare ogni individuo nella sua interezza e nel suo contesto di vita, promuovendo interventi mirati che includano supporti ambientali e sociali
Il modello bio-psico-sociale dell'ICF è stato adottato in Italia per promuovere l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità
In Italia, la Legge 104/1992 e successive integrazioni garantiscono il diritto all'istruzione per gli alunni con disabilità
Personalizzazione dell'insegnamento
La normativa italiana richiede la personalizzazione dell'insegnamento attraverso l'elaborazione di Piani Educativi Individualizzati (PEI)
Collaborazione tra scuole, famiglie e servizi territoriali
La normativa italiana promuove la collaborazione tra scuole, famiglie e servizi territoriali per garantire un'educazione inclusiva per gli studenti con disabilità
Implementazione di misure di supporto
La normativa italiana prevede l'implementazione di misure di supporto, come l'uso di tecnologie assistive e la formazione specifica del personale scolastico, per favorire l'inclusione degli studenti con disabilità
Il PEI è un documento fondamentale per l'attuazione dell'inclusione scolastica in Italia, basato sui principi dell'ICF e personalizzato per ogni studente con disabilità
La valutazione continua del processo di inclusione scolastica è essenziale per assicurare che le strategie e gli interventi siano efficaci e rispondano alle esigenze degli studenti con disabilità
La valutazione continua include la revisione periodica del Piano per l'Inclusione e del PEI per apportare eventuali modifiche necessarie
La valutazione continua include anche la valutazione delle competenze e delle risorse professionali coinvolte nel processo di inclusione scolastica
L'obiettivo della valutazione continua è quello di migliorare costantemente la qualità dell'inclusione scolastica, assicurando che ogni studente riceva un'istruzione equa e personalizzata