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La complessa relazione tra parole e concetti

La complessa relazione tra parole e significati è centrale nella semantica, con fenomeni come polisemia, omonimia, sinonimia e antonimia. Ferdinand De Saussure ha introdotto i concetti di significante, significato e referente, sottolineando l'arbitrarietà e la convenzionalità del linguaggio. La rimotivazione secondaria e l'etimologia popolare influenzano la cultura e la visione del mondo, come dimostrano i nomi di luogo e le credenze storiche.

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1

Parole con più significati a seconda del contesto sono dette ______.

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polisemiche

2

Termini che suonano uguali ma hanno significati diversi sono chiamati ______.

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omonime

3

I ______ sono parole con significati molto simili tra loro.

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sinonimi

4

Parole con significati opposti sono note come ______.

Clicca per vedere la risposta

antonimi

5

I termini che indicano un concetto più ampio si chiamano ______.

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iperonimi

6

I ______ si riferiscono a concetti con un significato più specifico.

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iponimi

7

Significante

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Forma fonica di una parola, come i suoni /ta'volo/ per 'tavolo'.

8

Significato

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Concetto o idea associata alla forma fonica, es. 'tavolo' come tipo di mobile.

9

Referente

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Oggetto concreto nel mondo reale a cui si riferisce la parola, es. un tavolo specifico.

10

La parola 'curva' in italiano indica una linea non ______, ma può avere altri ______ in lingue diverse.

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retta significati

11

Etimologie popolari

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Modifica di parole meno familiari per assomigliare a termini noti, semplificando la comprensione.

12

Influenza culturale della rimotivazione

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Cambiamenti nella visione del mondo e nelle pratiche sociali dovuti a nuove interpretazioni dei segni linguistici.

13

Afrodite e 'schiuma'

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Credenza mitologica di Afrodite nata dalla schiuma del mare, esempio di rimotivazione che lega etimologia a mito.

14

In ______ occidentale, un errore etimologico in ______ ha portato a considerare gli occhi ______ come un ideale di bellezza.

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Europa Francia medievale verdi

15

Motivazione toponimi

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I nomi di luogo possono avere origini storiche o descrittive, spesso sconosciute ai parlanti moderni.

16

Tradizione toponomastica

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La conservazione dei nomi di luogo è una pratica comune che preserva la storia locale nonostante la perdita del significato originale.

17

Esempio 'Fara' in Italia

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'Fara' è un termine presente in vari toponimi italiani, il cui significato originario è ignoto ai più, esemplificando la disconnessione tra nome e significato.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Il rapporto tra parole e significati

Questo capitolo indaga la complessa relazione tra le parole e i concetti o gli oggetti che esse rappresentano, un tema fondamentale nella semantica, il ramo della linguistica che si occupa dello studio del significato. Le parole possono essere polisemiche, cioè avere più significati a seconda del contesto, o essere omonime, quando hanno la stessa forma fonetica ma significati diversi. I sinonimi sono termini con significati molto simili, mentre gli antonimi sono parole con significati contrari. Inoltre, il linguaggio utilizza i termini iperonimi per indicare concetti di significato più ampio e iponimi per quelli di significato più specifico.
Collezione di pietre di diverse forme e dimensioni su sfondo sabbioso chiaro con vegetazione sfocata in lontananza.

Significante, significato e referente

Ferdinand De Saussure, pioniere della linguistica moderna, ha distinto il significante, ovvero la forma fonica di una parola, dal significato, che è il concetto o l'idea associata a quella forma. Ad esempio, nella parola "tavolo", il significante è la sequenza di suoni /ta'volo/, mentre il significato è l'idea di un tipo di mobile. A questi si aggiunge il referente, che è l'oggetto concreto nel mondo reale a cui la parola si riferisce. Il significante evoca una rappresentazione mentale generica dell'oggetto, senza entrare nei dettagli specifici.

Convenzionalità e arbitrarietà del linguaggio

Il collegamento tra significante e significato è convenzionale e arbitrario, come evidenziato dal fatto che oggetti simili possono avere nomi completamente diversi nelle varie lingue. Questa arbitrarietà si manifesta anche nell'uso di suoni simili per indicare concetti molto diversi tra una lingua e l'altra. Ad esempio, la parola italiana "curva" descrive una linea non retta, ma in altre lingue può avere significati completamente diversi. Questa convenzionalità può generare incomprensioni e malintesi tra parlanti di lingue differenti.

Rimotivazione secondaria e etimologia popolare

Nonostante l'arbitrarietà intrinseca del linguaggio, spesso si cerca di trovare una motivazione per i segni linguistici, un fenomeno noto come rimotivazione secondaria. Questo può portare a etimologie popolari, in cui parole meno familiari vengono modificate per assomigliare a parole più note e comprensibili. Questo processo può influenzare la cultura e la visione del mondo di una comunità linguistica, influenzando anche credenze e pratiche religiose. Un esempio storico è l'associazione tra il nome della dea greca Afrodite e la parola greca per "schiuma", che ha portato alla credenza mitologica della sua nascita dalla schiuma del mare.

L'etimologia popolare e la visione del mondo

L'etimologia popolare non solo riflette ma può anche plasmare la visione del mondo e le credenze di una comunità. Un esempio storico è l'ideale di bellezza degli occhi verdi nell'Europa occidentale, che si è sviluppato a seguito di un errore etimologico nella Francia medievale. La locuzione "yeux vairs", che originariamente indicava occhi di colore grigio-azzurro, divenne omofona di "yeux verts", che significa occhi verdi. Questo cambiamento ha influenzato la percezione della bellezza in modo significativo e duraturo.

Motivazione e nomi di luogo

La motivazione nei nomi di luogo è un altro esempio di come il linguaggio può influenzare la percezione. Molti toponimi hanno perso il loro significato originale per i parlanti contemporanei, ma vengono mantenuti per tradizione. Questi nomi, ormai privi di un significato evidente per chi li usa, sono comuni nella toponomastica, dove la conservazione dei nomi è una pratica diffusa. In Italia, ad esempio, il termine "Fara" compare in diversi nomi di luogo, ma il suo significato originario è spesso sconosciuto ai parlanti moderni, dimostrando come i significati possano svanire mentre i nomi persistono nel tempo.