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L'evoluzione della fotografia

La dagherrotipia, presentata nel 1839, segnò un'epoca nella fotografia grazie a Niépce e Daguerre. Questa tecnica, con piastre di rame e argento, permise immagini permanenti e dettagliate, influenzando l'evoluzione delle tecniche fotografiche e la loro democratizzazione con l'introduzione di processi come la calotipia e il collodio umido.

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1

Evento chiave nella storia della fotografia

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Presentazione della dagherrotipia all'Accademia delle Scienze e delle Belle Arti di Parigi il 19 agosto 1839.

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Contributi di Niépce e Daguerre

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Joseph Nicéphore Niépce e Louis Daguerre hanno condotto esperimenti e ricerche che hanno portato alla creazione della fotografia moderna.

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Importanza della dagherrotipia

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Primo metodo per fissare un'immagine su una superficie sensibile alla luce, rivoluzionando la conservazione delle immagini.

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Joseph Nicéphore Niépce, appartenente a una ______ ______ francese, fu il pioniere nella cattura di immagini tramite camera oscura.

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famiglia benestante

5

Professione originale di Daguerre

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Pittore e scenografo teatrale.

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Contributo di Daguerre al diorama

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Interesse per la fotografia sviluppato lavorando sui diorami.

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Caratteristiche della dagherrotipia

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Immagini permanenti e dettagliate; processo presentato nel 1839.

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La ______ utilizzava una piastra di ______ rivestita di ______, esposta a vapori di ______ e sviluppata con vapori di ______.

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dagherrotipia rame argento iodio mercurio

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Popolarità fotografia anni '40 XIX secolo

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Fotografia divenne popolare negli anni '40 del 1800, con aumento ritratti e paesaggi.

10

Uso fotografia in arte

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Artisti iniziarono ad usare la fotografia come sostituto degli schizzi per opere più accurate.

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Nel ______, William Henry Fox Talbot brevettò la ______, un'invenzione che introdusse la carta come supporto per le immagini e il concetto di ______ fotografico.

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1841 calotipia negativo

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Inventore del collodio umido

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Frederick Scott Archer nel 1851.

13

Differenza tra collodio umido e tecniche precedenti

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Sostituì dagherrotipia e calotipia permettendo molteplici stampe da unico negativo.

14

Nel ______, l'introduzione delle lastre di gelatina secca ha rappresentato un progresso significativo nel campo della fotografia.

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1871

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Nascita della Fotografia e l'Invenzione della Dagherrotipia

Il 19 agosto 1839 è una data fondamentale nella storia della fotografia, quando l'invenzione della dagherrotipia fu presentata all'Accademia delle Scienze e delle Belle Arti di Parigi. Questo evento rappresentò il culmine di anni di esperimenti e ricerche condotti da Joseph Nicéphore Niépce e Louis Daguerre, che insieme posero le basi per la fotografia moderna. La dagherrotipia, in particolare, offriva un metodo per fissare un'immagine su una superficie sensibile alla luce, un passo rivoluzionario che cambiò per sempre il modo di catturare e conservare le immagini.
Macchina fotografica d'epoca dagherrotipo su superficie in legno scuro con lente circolare e manovella, accanto a lastre di vetro fotografiche.

Joseph Nicéphore Niépce: Il Pioniere della Fotografia

Joseph Nicéphore Niépce, proveniente da una famiglia benestante francese, fu il primo a catturare con successo un'immagine tramite una camera oscura. Nel 1826, realizzò "Vista dalla finestra a Le Gras", riconosciuta come la prima fotografia permanente. Niépce perseguì l'obiettivo di migliorare la nitidezza delle immagini, l'aggiunta del colore e la loro permanenza nel tempo. Sebbene sia scomparso nel 1833, il suo lavoro pionieristico ha aperto la strada agli sviluppi successivi nel campo della fotografia.

Louis Jacques Mandé Daguerre e il Miglioramento della Fotografia

Louis Jacques Mandé Daguerre, inizialmente un pittore e scenografo teatrale, si interessò alla fotografia attraverso il suo lavoro con il diorama. Dopo aver incontrato Niépce, i due collaborarono fino alla morte di Niépce, momento in cui Daguerre continuò a perfezionare la tecnica fotografica. Daguerre sviluppò la dagherrotipia, un processo che produceva immagini permanenti e dettagliate, presentato al mondo nel 1839. Nonostante i costi elevati e i rischi per la salute dovuti all'uso di sostanze chimiche pericolose, la dagherrotipia segnò un importante progresso nella storia della fotografia.

La Dagherrotipia: Caratteristiche e Limitazioni

La dagherrotipia si basava sull'impiego di una piastra di rame ricoperta di argento, esposta ai vapori di iodio e sviluppata con vapori di mercurio. L'immagine risultante era unica e speculare, e veniva fissata con una laccatura per la protezione. Sebbene la dagherrotipia producesse immagini di alta qualità, era un processo costoso e pericoloso, limitato quindi a un pubblico elitario e a professionisti disposti a gestire i rischi associati.

Evoluzione e Diversificazione delle Tecniche Fotografiche

Contemporaneamente alla dagherrotipia, vennero sviluppate altre tecniche fotografiche come l'eliografia, la calotipia, l'ambrotipia, la ferrotipia, il collodio umido e la wothlytipia. Queste innovazioni contribuirono all'espansione della fotografia, che divenne popolare negli anni '40 del XIX secolo, con un aumento della produzione di ritratti e paesaggi. La fotografia iniziò anche ad essere utilizzata dagli artisti come sostituto degli schizzi, fornendo una base più accurata per le loro opere.

La Calotipia e l'Introduzione del Negativo Fotografico

William Henry Fox Talbot, con la sua invenzione della calotipia brevettata nel 1841, introdusse l'uso della carta come supporto per le immagini e il concetto di negativo fotografico. Questo permise la produzione di molteplici copie positive da un singolo negativo, ampliando le possibilità creative e di condivisione della fotografia.

Il Collodio Umido e la Democratizzazione della Fotografia

Frederick Scott Archer, nel 1851, introdusse il processo del collodio umido, che offriva un equilibrio tra qualità dell'immagine e costi ridotti. Questa tecnica sostituì la dagherrotipia e la calotipia, consentendo la produzione di un numero illimitato di stampe da un unico negativo. Nonostante la necessità di lavorare con la piastra sensibile sul posto, il collodio umido fu un passo importante verso la democratizzazione della fotografia.

L'Industrializzazione della Fotografia e l'Introduzione delle Lastre di Gelatina Secca

L'avvento delle lastre di gelatina secca nel 1871 segnò un'ulteriore evoluzione nella fotografia. La produzione industriale di queste lastre, iniziata nel 1878, rese la fotografia più accessibile e pratica grazie alla loro lunga conservazione e al costo ridotto. Questo cambiamento inaugurò un'era in cui la fotografia divenne una passione diffusa, non più un'esclusiva di pochi, e gettò le basi per la fotografia moderna.