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La divisione del Regno Unito d'Israele dopo Salomone e le conseguenze delle conquiste assire e babilonesi delineano un'epoca di transizioni politiche e religiose. La caduta di Samaria e Gerusalemme, seguite dall'Esilio Babilonese e dal ritorno sotto i Persiani, furono momenti cruciali che influenzarono profondamente l'identità ebraica e la loro fede.
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Il Regno di Israele, con la sua capitale a Samaria, era economicamente prospero e politicamente influente
Il Regno di Giuda, con Gerusalemme come centro spirituale e sede del Tempio, aveva un'importanza religiosa preminente
La rivalità tra le capitali di Israele e Giuda fu un tratto distintivo di questo periodo storico
Il Regno di Israele cadde per primo, conquistato dagli Assiri nel 722 a.C
Nel 587 a.C., il Regno di Giuda fu sconfitto dal re babilonese Nabucodonosor II, che distrusse Gerusalemme e il Tempio
L'Esilio Babilonese fu un periodo di crisi identitaria e religiosa per gli ebrei, che li costrinse a riflettere sulla loro relazione con Dio e sulla loro identità come popolo eletto
Con il decreto di Ciro il Grande nel 538 a.C., gli ebrei furono autorizzati a ritornare nella loro terra, divenuta una provincia dell'Impero Persiano
Il ritorno segnò l'inizio di un periodo di ricostruzione materiale e spirituale, con la riedificazione del Tempio e la riforma delle pratiche religiose
La ricostruzione e la riforma rafforzarono l'identità ebraica e la loro fede