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La trasformazione politica dei Comuni italiani nel Basso Medioevo fu caratterizzata dall'ascesa delle signorie, come i Visconti a Milano e i Medici a Firenze, e dall'espansione territoriale di Venezia e dello Stato Sabaudo. Questi cambiamenti portarono alla creazione di un sistema di equilibrio tra gli stati regionali, culminato nella Pace di Lodi del 1454.
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Ascesa di figure carismatiche e potenti
Ezzelino da Romano e Ottavio Pallavicini instaurarono governi monocratici per garantire stabilità e controllo
Processo di legittimazione delle signorie
L'elezione del signore a podestà o capitano del popolo, l'acquisizione di titoli nobiliari e la nomina a vicario imperiale o pontificio contribuirono a rafforzare le signorie
Riforma delle istituzioni comunali
Genova e Venezia limitarono l'accesso al potere a un ristretto numero di famiglie attraverso la creazione di magistrature esclusive
Milano fu scossa da una crisi istituzionale causata dalle lotte tra le diverse fazioni
Consolidamento della signoria viscontea
I Visconti, a partire da Ottone e continuando con Matteo e Gian Galeazzo, ampliarono il loro dominio nel nord Italia
Dopo la morte di Gian Galeazzo, il dominio visconteo fu diviso tra i suoi eredi
Firenze fu scossa da lotte tra fazioni, culminate in un conflitto tra i partiti dei Bianchi e dei Neri
Tumulto dei ciompi
Dopo il tumulto dei ciompi, si instaurò un regime oligarchico che fu poi sostituito dalla signoria dei Medici nel 1434
Consolidamento del potere dei Medici
I Medici mantennero le istituzioni repubblicane ma esercitarono un controllo quasi assoluto sulla vita politica di Firenze
Venezia sviluppò un sistema oligarchico unico con la "serrata del Maggior Consiglio" del 1297, che limitava l'accesso al governo alle famiglie già presenti o introdotte su proposta del doge
Venezia intraprese una politica espansionistica sulla terraferma, ma fu sconfitta nella battaglia di Agnadello a causa della resistenza di altri stati italiani
I Savoia iniziarono a espandere la loro influenza verso l'Italia nord-occidentale nel XIV secolo
Alfonso V d'Aragona riuscì a conquistare il Regno di Napoli, ma il suo successore Ferrante dovette affrontare una rivolta dei baroni napoletani
La Pace di Lodi del 1454 formalizzò un sistema di equilibrio tra Firenze, Milano e Napoli, mantenuto grazie all'abilità diplomatica di Lorenzo de' Medici
Dopo la morte di Lorenzo de' Medici nel 1492, il sistema di equilibrio si indebolì, aprendo la strada agli interventi delle potenze straniere nella politica italiana