Il Pianeta d'Origine e la Relazione con la Rosa
Il "piccolo principe" proviene dall'asteroide B-612, un mondo piccolo abbastanza da permettere di vedere il tramonto più volte spostandosi di poco. Il principe racconta di occuparsi del suo pianeta, estirpando i baobab pericolosi e curando una rosa, che ama nonostante la sua vanità e i capricci. La pecora, che il principe desidera per tenere a bada i baobab, potrebbe però rappresentare una minaccia per la rosa. Questo aspetto evidenzia il profondo affetto che lega il principe alla rosa e anticipa la sua decisione di viaggiare verso altri mondi alla ricerca di comprensione e conoscenza.Le Critiche Sociali attraverso gli Incontrati
Nel suo viaggio, il "piccolo principe" visita diversi asteroidi, ciascuno popolato da un adulto che rappresenta un vizio o una follia della società: un re che pretende obbedienza assoluta, un vanitoso che vive per l'ammirazione altrui, un ubriacone che beve per dimenticare la vergogna di bere, un uomo d'affari ossessionato dal possesso, un accenditore di lampioni vittima della routine e un geografo che non ha mai esplorato il mondo. Questi incontri sono una satira delle ossessioni adulte e mettono in risalto la purezza e la saggezza del principe, in netto contrasto con l'assurdità degli adulti.Le Lezioni sulla Terra: Amore e Amicizia
Giunto sulla Terra, il "piccolo principe" fa esperienze che lo portano a meditare sull'amore e sull'amicizia. Dopo aver incontrato un serpente misterioso e un fiore del deserto, si trova davanti a un roseto che lo fa dubitare dell'unicità della sua rosa. L'incontro con una volpe, però, gli insegna il significato dell'addomesticamento e dell'amicizia. La volpe gli svela che "Si vede bene solo con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi", una massima che diventa centrale nel racconto e che aiuta il principe a capire che la sua rosa è unica perché è l'oggetto del suo amore.Il Ritorno e il Messaggio Conclusivo
Dopo un anno sulla Terra, il "piccolo principe" decide di ritornare al suo asteroide. Il narratore, che ha riparato il suo aereo, è testimone della commovente separazione dal principe, che sceglie di lasciare il suo involucro terreno attraverso il morso del serpente per tornare leggero al suo mondo. Il giorno dopo, il corpo del principe non c'è più, e il pilota comprende che il suo amico è tornato a casa. Il libro si chiude con un appello ai lettori: se si dovesse incontrare un bambino simile al principe, si è pregati di avvisare il narratore. Questo epilogo enfatizza il legame eterno tra il narratore e il principe e invita a preservare il ricordo dell'amicizia e dell'amore genuino che li unisce.