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La comunicazione non verbale è fondamentale nelle interazioni umane, comprendendo gesti, postura, tono vocale e contatto visivo. Questi segnali accompagnano il linguaggio verbale, esprimendo emozioni e intenzioni. La prossemica e l'aptica influenzano la percezione di intimità e potere, mentre la cinésica studia i movimenti del corpo. Le lingue dei segni, riconosciute a livello globale, sono sistemi linguistici visivo-gestuali con una propria struttura grammaticale.
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La comunicazione non verbale comprende espressioni facciali, gesti, postura, tono della voce e contatto visivo
La comunicazione non verbale non solo precede lo sviluppo del linguaggio parlato nei bambini, ma continua a svolgere un ruolo cruciale nell'interazione umana
La comunicazione non verbale spesso integra o sostituisce il linguaggio verbale per facilitare la comprensione reciproca tra individui
L'interesse per la comunicazione non verbale risale a tempi antichi, come dimostrato dal dialogo "Cratilo" di Platone
Platone, Quintiliano e Charles Darwin hanno tutti contribuito alla comprensione della comunicazione non verbale, esaminando rispettivamente la relazione tra nomi e oggetti, l'importanza della gestualità nell'oratoria e le espressioni emotive in uomini e animali
Gli studi contemporanei sulla comunicazione non verbale si avvalgono di diversi approcci teorici, tra cui l'antropologia, la sociologia, la psicologia clinica e l'approccio cognitivo
La prossemica, termine coniato dall'antropologo Edward T. Hall, si occupa dello studio dello spazio personale e sociale e del suo impatto sulla comunicazione non verbale
L'aptica si riferisce all'uso del contatto fisico nella comunicazione e può variare notevolmente a seconda delle norme culturali
La cinésica, introdotta da Ray Birdwhistell, è lo studio dei movimenti del corpo e dei gesti come elementi comunicativi, che possono costituire fino al 65% della comunicazione sociale
I gesti possono essere distinti in base alla loro relazione con il significato che veicolano, come gli emblemi, gli illustratori, i regolatori, gli adattatori e i movimenti pittografi
Le lingue dei segni sono sistemi linguistici visivo-gestuali completi, con una propria grammatica e sintassi, utilizzati principalmente dalle comunità sorde
Le lingue dei segni sono specifiche per ogni cultura, come dimostrato dalle differenze tra l'American Sign Language (ASL) e la British Sign Language (BSL)
Le lingue dei segni si basano su unità minime di significato, chiamate cheremi, e possono esprimere concetti complessi attraverso la simultaneità di segni manuali, espressioni facciali e movimenti del corpo