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La Rivoluzione Russa e l'ascesa del totalitarismo sovietico segnano una svolta storica con il crollo dello zarismo e l'instaurazione del regime di Lenin e Stalin. La NEP, la lotta per la successione e la collettivizzazione forzata sono eventi chiave che hanno influenzato l'economia e la società russa, portando a trasformazioni radicali e a un pesante tributo umano.
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Portò al crollo dell'Impero zarista e all'instaurazione di una democrazia parlamentare
Portò al potere i bolscevichi guidati da Lenin e all'instaurazione del totalitarismo sovietico
Fu proclamata da Lenin come unica via per la transizione al comunismo
Portarono a una grave crisi economica e alla carestia, spingendo Lenin a introdurre la NEP
Fu un compromesso che reintrodusse elementi di mercato nell'agricoltura, stabilizzando l'economia e migliorando le condizioni di vita
Fu causata dalla collettivizzazione forzata dell'agricoltura e dalla reintroduzione della proprietà privata
Scatenò una lotta per la successione tra Stalin e Trockij
Trockij sosteneva la "rivoluzione permanente" a livello internazionale, mentre Stalin si concentrava sulla costruzione del socialismo in URSS
Fu consolidata attraverso la burocrazia del partito e l'eliminazione di Trockij
Fu avviata con il primo Piano Quinquennale nel 1928, con l'obiettivo di trasformare l'URSS in una potenza industriale autosufficiente
Furono le principali aree di sviluppo durante l'industrializzazione staliniana
Nonostante le difficoltà e le repressioni politiche, l'industrializzazione portò a un significativo aumento della capacità produttiva dell'URSS, preparandola per la guerra
Fu parte della politica economica di Stalin per eliminare la classe dei kulaki e controllare la produzione agricola
La collettivizzazione fu attuata con estrema violenza, provocando una forte resistenza da parte dei contadini
La collettivizzazione portò a una terribile carestia, soprattutto in Ucraina, e a una forte repressione politica