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La rinascita carolingia e ottoniana segna un periodo di fervore artistico, con opere come l'Evangeliario di Godescalco e la Colonna di Bernward che riflettono l'influenza dell'arte classica. L'architettura sacra e le miniature ottoniane mostrano un'assimilazione e reinterpretazione contemporanea dell'eredità antica.
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Durante il periodo carolingio, si verificò un rinnovato interesse per l'arte e la cultura dell'antichità classica, che si manifestò in modo evidente nella miniatura
Evangeliario di Godescalco
L'Evangeliario di Godescalco, commissionato dall'imperatore Carlo Magno, è notevole per le sue iniziali ornate e le illustrazioni a piena pagina che fondono elementi dell'arte insulare, bizantina e ravennate
Evangeliario di Saint-Médard
L'Evangeliario di Saint-Médard presenta la Fonte della Vita in uno stile che richiama la profondità spaziale e la prospettiva dei mosaici e degli affreschi romani
I Vangeli dell'Incoronazione, realizzati intorno al 790-800, rappresentano un altro esempio significativo della rinascita artistica carolingia, con un recupero consapevole della pittura ellenistica e un'attenzione alla monumentalità e al chiaroscuro
L'Abbazia di San Michele a Hildesheim, descritta come un "tempio degli angeli", anticipa elementi dello stile romanico tedesco con la sua armonia e modularità ispirate alle teorie musicali di Boezio
L'ascesa della dinastia ottoniana portò a un rinnovato interesse per la cultura carolingia e per le fonti paleocristiane e bizantine
La Colonna di Bernward, ispirata alle colonne trionfali romane, sostituisce le narrazioni storiche con scene della vita di Cristo e dimostra la maestria degli artisti ottoniani nel reinterpretare i modelli dell'antichità
Lo scriptorium di Reichenau si affermò come un centro di produzione di miniature di grande importanza, sviluppando uno stile figurativo simbolico e astratto