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L'evoluzione del ruolo delle donne nella scienza segna un cammino di emancipazione e sfide. Da Ipazia a Rita Levi-Montalcini, le scienziate hanno contribuito in modo rilevante alla conoscenza, nonostante le barriere di genere. Oggi, la presenza femminile cresce, ma le sfide persistono, richiedendo cambiamenti culturali e istituzionali per una vera parità.
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Le donne hanno iniziato a rivendicare il proprio spazio nella scienza e nella società a partire dalla fine del XIX secolo
Nonostante i progressi, la parità di genere rimane un obiettivo non ancora pienamente raggiunto in molte parti del mondo
La divisione dei compiti basata su forza fisica e maternità ha origini storiche, ma l'avanzamento tecnologico ha contribuito a ridurre queste disparità
Prima della fine del XIX secolo, l'accesso all'istruzione superiore per le donne era limitato e spesso possibile solo attraverso relazioni familiari con uomini già inseriti nel mondo accademico
Nel corso del XX secolo, l'accesso all'istruzione universitaria per le donne è migliorato significativamente, ma le discipline STEM sono rimaste a lungo dominio maschile
Negli ultimi decenni si è assistito a un aumento della presenza femminile nelle scienze, con una rappresentanza che supera il 50% in alcuni settori accademici
Nel corso dei secoli, molte donne hanno lasciato un'impronta significativa nella storia della scienza, come Ipazia di Alessandria e Maria Gaetana Agnesi
Donne come Marie Curie, Caroline Herschel e Rita Levi-Montalcini hanno apportato contributi fondamentali in campi come la fisica, l'astronomia e la medicina
Nonostante i successi, le donne nella scienza devono ancora affrontare pregiudizi di genere e ostacoli strutturali che possono influenzare le loro carriere e scelte professionali