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La Prima Guerra Mondiale ebbe le sue radici nell'instabile regione dei Balcani, dove tensioni nazionalistiche e politiche si intrecciarono con le ambizioni delle grandi potenze. Il declino dell'Impero Ottomano e le guerre balcaniche rafforzarono la Serbia, mentre l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando scatenò la guerra di trincea, coinvolgendo potenze mondiali e cambiando la storia.
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La regione dei Balcani era conosciuta come "polveriera d'Europa" a causa delle tensioni politiche e nazionalistiche presenti
Vuoto di potere
Il declino dell'Impero Ottomano ha creato un vuoto di potere che ha portato all'espansione delle ambizioni delle grandi potenze europee e dei movimenti nazionalisti locali
Ambizioni delle grandi potenze
La Germania e l'Austria-Ungheria cercavano di espandere la loro influenza nei Balcani, mentre la Russia perseguiva obiettivi di espansione verso il Mediterraneo
Movimenti nazionalisti locali
I movimenti nazionalisti locali, come la Serbia, miravano a un ruolo di preminenza tra i popoli slavi, in contrapposizione ad altre nazioni come Bulgaria, Romania, Montenegro e Grecia
Germania e Austria-Ungheria
La Germania e l'Austria-Ungheria avevano interessi strategici nei Balcani e cercavano di espandere la loro influenza nella regione
Russia
La Russia perseguiva obiettivi di espansione verso il Mediterraneo e aveva interessi nella regione balcanica
Italia e Regno Unito
Anche l'Italia e il Regno Unito avevano interessi strategici nei Balcani, in particolare per quanto riguarda il controllo del Mediterraneo
Nel 1908, i Giovani Turchi tentarono di riformare l'Impero Ottomano in una monarchia costituzionale, indebolendo ulteriormente la sua immagine internazionale
L'annessione della Bosnia-Erzegovina da parte dell'Austria-Ungheria nel 1908 generò tensioni con la Serbia e l'Italia, che avevano interessi nella regione
Prima Guerra Balcanica
La Lega Balcanica, composta da Serbia, Montenegro, Bulgaria e Grecia, sconfisse l'Impero Ottomano nella Prima Guerra Balcanica del 1912, occupando la Macedonia
Seconda Guerra Balcanica
La Seconda Guerra Balcanica del 1913 vide gli ex alleati affrontarsi per la divisione della Macedonia, con la Bulgaria sconfitta e appoggiata dall'Austria-Ungheria
L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando di Austria a Sarajevo nel 1914, per mano di un nazionalista serbo, fornì il pretesto per l'inizio del conflitto mondiale
Austria-Ungheria e Germania
L'Austria-Ungheria, con il sostegno della Germania, dichiarò guerra alla Serbia, innescando una reazione a catena che coinvolse altre nazioni e trasformò la guerra in un conflitto globale
Altri paesi coinvolti
Successivamente, la Gran Bretagna e altri paesi si unirono al conflitto, portando alla Prima Guerra Mondiale
La guerra si trasformò in una guerra di trincea, caratterizzata da sanguinosi scontri e offensivi infruttuosi
Fronte occidentale
Il fronte occidentale, una linea di trincee che andava dalla Manica al confine svizzero, si stabilizzò in una situazione di stallo
Fronte orientale
Sul fronte orientale, i tedeschi fermarono l'avanzata russa
Nel Mediterraneo, un tentativo anglo-francese di forzare i Dardanelli fallì miseramente
Posizioni interne
Inizialmente neutrale, l'Italia era divisa tra interventisti e neutralisti, con figure come Gabriele D'Annunzio che esaltavano la guerra come mezzo per affermare l'Italia come grande potenza
Dichiarazione di guerra
Dopo un intenso dibattito interno e la promessa di concessioni territoriali da parte degli Alleati, l'Italia dichiarò guerra all'Austria-Ungheria nel maggio 1915, entrando ufficialmente nel conflitto