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Il Pulpito del Battistero di Pisa, realizzato da Nicola Pisano, è un'opera che segna un'epoca nell'arte medievale, anticipando il Rinascimento. Con la sua struttura esagonale e le colonne sorrette da leoni stilofori, il pulpito narra episodi della vita di Cristo attraverso rilievi marmorei. Le sculture, ricche di simbolismo e pathos, mostrano l'influenza dell'arte classica e l'evoluzione stilistica di Pisano, visibile anche nel Pulpito della Cattedrale di Siena.
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Il Pulpito del Battistero di Pisa fu commissionato dal vescovo Federico Visconti nel periodo compreso tra il 1255 e il 1260
Quest'opera segna un punto di svolta nell'arte medievale, introducendo elementi rinascimentali prima del loro tempo
La struttura esagonale del pulpito si discosta dalla tradizionale forma quadrata e poggia su sette colonne, di cui sei perimetrali in granito rosso e una centrale, decorata con figure di uomini e animali
I leoni stilofori, che sostengono le colonne, rappresentano la forza di Cristo nel sostenere la Chiesa
Gli archi trilobati e le statue di profeti e Virtù che adornano il pulpito sono esempi di un'architettura che si fonde con la scultura per creare un'opera d'arte unica
Le lastre marmoree del parapetto, con i loro rilievi, narrano episodi della vita di Cristo, dalla Natività al Giudizio Universale, con una maestria che preannuncia il Rinascimento
Nicola Pisano continuò la sua evoluzione stilistica con il Pulpito della Cattedrale di Siena, realizzato tra il 1265 e il 1268
L'influenza del Gotico francese e il contributo degli allievi di Nicola, come suo figlio Giovanni e Arnolfo di Cambio, si manifestano in un incremento del numero di personaggi, in una maggiore espressività e in un realismo più marcato nelle rappresentazioni
Il Pulpito della Cattedrale di Siena culmina nella rappresentazione della Crocifissione e del Giudizio Universale, dove la figura di Cristo domina la scena e il contrasto tra l'ordine dei beati e il caos dei dannati mette in luce la capacità di Nicola Pisano di rappresentare il pathos e di trasmettere messaggi teologici attraverso l'arte scultorea
Pisa, che si considerava una "seconda Roma", ha accolto con favore le innovazioni di Nicola Pisano, che ha reinterpretato la perfezione dell'arte antica per arricchire il linguaggio visivo del suo tempo
Pisa ha utilizzato materiali di edifici antichi, come spolia, nella costruzione della propria cattedrale, dimostrando l'eredità classica presente nella città
Nicola Pisano ha magistralmente integrato l'eredità classica nell'arte del Duecento, come dimostrato dai riferimenti all'arte greca e romana nelle sue opere