L'evoluzione del teatro inglese tra Medioevo e Rinascimento testimonia la nascita di interludi e morality plays, fino all'ascesa di drammaturghi come Shakespeare. Questo periodo vide la secolarizzazione del teatro, influenzata dall'umanesimo e dalla politica dei Tudor, e l'apertura verso i classici latini e italiani. La costruzione di teatri pubblici come The Theatre e il Globe segnò l'inizio di un'era d'oro per la drammaturgia inglese.
L'evoluzione del teatro inglese nel tardo Medioevo e Rinascimento
Il teatro inglese, nel passaggio dal XV al XVI secolo, si trasformò notevolmente, dando vita agli interludi, rappresentazioni brevi e vivaci che si tenevano in contesti vari come corti nobiliari, collegi giuridici e dimore private. Questi spettacoli, spesso arricchiti da elementi musicali, fungevano da intrattenimento durante le pause di eventi più estesi o di banchetti. "Magnificence" di John Skelton è un esempio illustre di interludio. Con John Heywood, l'interludio raggiunse il culmine della sua popolarità, affrontando tematiche sociali e politiche con uno stile teatrale e comico. In questo periodo, il teatro inglese subì una secolarizzazione, influenzato dall'umanesimo e dall'Atto di Supremazia (1534), che sancì l'indipendenza della Chiesa Anglicana da quella Cattolica. I Tudor, consolidando la stabilità politica dopo periodi di conflitto interno, favorirono la diffusione della cultura rinascimentale anche attraverso le istituzioni educative, come la St Paul's School, dove John Colet promuoveva la rappresentazione di opere classiche.
L'ascesa del teatro classico e la nascita del teatro pubblico
Nel corso del XVI secolo, l'Inghilterra si aprì all'influenza dei classici latini e italiani, con la messa in scena di commedie in lingua latina nelle università e nei collegi giuridici, luoghi di formazione per i giovani aristocratici anche nelle discipline performative. Questi eventi erano di natura elitaria e spesso associati a celebrazioni di rilievo. "Gorboduc" di Thomas Sackville e Thomas Norton, considerata la prima tragedia inglese, rifletteva l'influenza classica e fu scritta in versi sciolti (blank verse). Parallelamente, gli interludi e le morality plays mantenevano la loro popolarità, mentre menestrelli e giullari animavano le strade e le taverne. Gli attori itineranti, di fronte alle restrizioni delle autorità cittadine e alle sfide economiche, trovarono in James Burbage e John Brayne due innovatori che nel 1576 costruirono The Theatre, il primo teatro pubblico inglese, al di fuori della giurisdizione della City di Londra. Questo evento segnò l'inizio di un'epoca d'oro per il teatro inglese, con la successiva costruzione di altri teatri celebri come il Globe, che sarebbe diventato il palcoscenico delle opere di William Shakespeare.
Il teatro elisabettiano e i suoi protagonisti
Il periodo elisabettiano, che va dal 1576 al 1642, si distingue in tre fasi principali. La prima fase vide l'ascesa di drammaturghi come Thomas Kyd e il gruppo noto come gli University Wits, laureati universitari che introdussero nuove strutture teatrali. Christopher Marlowe, membro di spicco di questo gruppo, utilizzò il blank verse per sondare le passioni umane in opere come "Doctor Faustus". La seconda fase è dominata da figure come Shakespeare e Ben Jonson, i cui lavori riflettevano la crisi di valori religiosi, politici e scientifici dell'epoca. Shakespeare esplorò le incertezze del suo tempo attraverso personaggi complessi e situazioni che rispecchiavano le indagini filosofiche di contemporanei come Francis Bacon. La terza fase fu caratterizzata da un senso di disillusione e malinconia, con un aumento di romances e tragicommedie che precedettero la chiusura dei teatri ad opera dei Puritani nel 1642.
L'impatto culturale e sociale del teatro elisabettiano
Il teatro elisabettiano esercitò un'influenza culturale e sociale significativa, rompendo con i canoni classici e mescolando i generi per soddisfare le esigenze di un pubblico diversificato. Drammaturghi come John Lyly e Robert Greene furono tra i protagonisti di questa evoluzione, affermando l'unicità del teatro inglese e la sua capacità di coinvolgere un ampio spettro di spettatori. Shakespeare, in particolare, mostrò una profonda comprensione dell'immaginario del suo pubblico, creando opere che andavano oltre il visibile e coinvolgevano emotivamente gli spettatori. Nonostante le critiche di puristi come Philip Sidney, il teatro elisabettiano si consolidò come un mezzo espressivo potente e innovativo, capace di riflettere e plasmare la società del tempo.
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1
Esempio di interludio
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'Magnificence' di John Skelton, rappresentazione breve e vivace del periodo.
2
Apice popolarità interludi
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Con John Heywood, affrontano temi sociali e politici in stile comico.
3
Influenza umanistica e Atto di Supremazia
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Secolarizzazione del teatro, impatto dell'umanesimo e indipendenza Chiesa Anglicana (1534).
4
Ruolo dei Tudor nella cultura
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Favorirono la cultura rinascimentale e la rappresentazione di opere classiche, es. St Paul's School.
5
Nel ______ secolo, l'Inghilterra iniziò ad essere influenzata dai classici ______ e ______.
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XVI
latini
italiani
6
La prima tragedia inglese, 'Gorboduc', fu scritta da Thomas ______ e Thomas ______ in versi sciolti.
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Sackville
Norton
7
Il Globe, famoso per essere stato il palcoscenico delle opere di William ______, fu uno dei teatri costruiti durante l'epoca d'oro del teatro inglese.
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Shakespeare
8
Fasi del periodo elisabettiano
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Tre fasi: 1) Ascesa di Kyd e University Wits, nuove strutture teatrali. 2) Opere di Shakespeare e Jonson, crisi di valori. 3) Disillusione, romances e tragicommedie, chiusura teatri 1642.
9
Contributo di Christopher Marlowe
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Membro degli University Wits, usò il blank verse per esplorare passioni umane, es. 'Doctor Faustus'.
10
Chiusura dei teatri nel 1642
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Teatri chiusi dai Puritani, fine del periodo elisabettiano, rifletteva tensioni religiose e politiche.
11
Tra i drammaturghi che contribuirono all'evoluzione del teatro inglese ci furono ______ e ______.
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John Lyly
Robert Greene
Q&A
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