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La scultura egizia antica rivela la sua essenza religiosa e funeraria, con tecniche come il rilievo e la statuaria a tutto tondo. Le opere, spesso dipinte, servivano come dimora per l'ka. Il periodo di Akhenaton introduce uno stile più naturalistico, come evidenziato dal busto di Nefertiti. La pittura egizia, parallela alla scultura, seguiva convenzioni stilistiche per illustrare la vita dopo la morte.
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La scultura nell'Antico Egitto aveva principalmente funzioni religiose e funerarie, con opere dipinte e collocate in templi o tombe per servire come dimora eterna per l'ka, l'essenza vitale
Rilievo Inciso
Nel rilievo inciso, le figure erano scolpite sotto il livello della pietra circostante, creando un effetto di chiaroscuro
Bassorilievo
Il bassorilievo presentava figure leggermente rialzate rispetto allo sfondo
Altorilievo
Nell'altorilievo, le figure si distaccavano in modo più marcato
Statuaria a Tutto Tondo
Le statue a tutto tondo, libere da ogni supporto, rappresentavano divinità, faraoni o alti funzionari, spesso in pose canoniche e idealizzate
La scelta dei materiali rifletteva lo status del soggetto, con l'utilizzo di calcare e legno per i privati e di granito e diorite per la reale magnificenza
Le sculture dei faraoni incarnavano la loro divinità e servivano come ricettacolo per il loro spirito nell'aldilà
Le opere seguivano un canone rigoroso, con proporzioni stabilite da una griglia modulare per assicurare uniformità e proporzione ideale
Le statue stanti mostrano una postura eretta e simmetrica, con la gamba sinistra avanzata, simboleggiando il movimento e la stabilità, e le figure erano idealizzate per esprimere una perfezione oltre il tempo
Il regno di Amenophis IV, meglio conosciuto come Akhenaton, segnò un periodo di straordinaria innovazione artistica
Con la sua riforma religiosa e la fondazione di Akhetaton, l'arte si orientò verso un realismo e una rappresentazione più naturalistica delle figure
Lo stile amarniano si caratterizzava per una rappresentazione più morbida e curvilinea delle forme, con una maggiore attenzione al realismo e alla rappresentazione della vita quotidiana
La pittura egizia aveva principalmente scopi religiosi e funerari, decorando muri, sarcofagi e oggetti funerari per illustrare la vita terrena del defunto e garantirgli un passaggio sicuro nell'aldilà
Le figure erano stilizzate e bidimensionali, con una gerarchia di scala che rifletteva l'importanza sociale dei soggetti, e i colori erano vivaci e applicati in campiture piatte seguendo un sistema di regole fisse per garantire la leggibilità e la continuità dello stile artistico