La strategia politica del Nazismo e la presa del potere
Dopo il suo rilascio dal carcere, Hitler riorientò la strategia del NSDAP verso la conquista del potere attraverso mezzi apparentemente legali e democratici. Il partito si strutturò su scala nazionale e iniziò a partecipare attivamente alle elezioni, ottenendo un crescente supporto popolare. La crisi economica globale e la disoccupazione contribuirono a incrementare il malcontento verso il governo di Weimar, favorendo la propaganda nazista che prometteva ripristino dell'ordine e rinnovamento nazionale. Nel 1932, il NSDAP divenne il partito più grande nel Reichstag, e l'anno seguente, Hitler fu nominato Cancelliere dal Presidente Hindenburg. Questo evento segnò l'inizio della trasformazione della Repubblica di Weimar in una dittatura nazista.La consolidazione della dittatura nazista
Una volta al potere, Hitler e il partito nazista agirono rapidamente per consolidare il loro controllo sullo stato tedesco. L'incendio del Reichstag nel febbraio 1933 fu utilizzato come pretesto per dichiarare l'emergenza e sospendere le libertà civili, giustificando l'arresto di oppositori politici, soprattutto comunisti. Il successivo Ermächtigungsgesetz, o Legge dei pieni poteri, permise a Hitler di legiferare senza il consenso del Reichstag, eliminando di fatto ogni forma di opposizione politica. La "notte dei lunghi coltelli" nel 1934 rafforzò ulteriormente il potere di Hitler, eliminando le SA e altri potenziali rivali all'interno del partito. Con la morte di Hindenburg, Hitler assunse anche la carica di Presidente, diventando il Führer e cancelliere del Reich, e dando inizio al Terzo Reich. La Gestapo e i tribunali speciali furono strumenti chiave nella repressione di ogni forma di dissenso.L'indottrinamento ideologico e la repressione nel Terzo Reich
Il regime nazista si impegnò in una vasta campagna di indottrinamento ideologico, utilizzando il Ministero della Propaganda per controllare e manipolare l'informazione e la cultura. Organizzazioni come la Gioventù Hitleriana e il programma Kraft durch Freude (Forza attraverso la Gioia) furono create per promuovere i valori nazisti e assicurare la lealtà al regime. La cultura e l'arte furono soggette a censura, e opere considerate "degeneri" furono proibite o distrutte. La Gestapo sorvegliava la popolazione e perseguiva gli oppositori politici, mentre i campi di concentramento venivano utilizzati per internare e annientare dissidenti, minoranze e altri gruppi considerati indesiderabili dal regime.L'antisemitismo e la persecuzione delle minoranze
L'antisemitismo era un pilastro fondamentale dell'ideologia nazista, che accusava gli ebrei di essere la causa dei mali della Germania e del mondo. Le leggi di Norimberga del 1935 privarono gli ebrei della cittadinanza tedesca e dei diritti civili, escludendoli dalla vita pubblica e professionale. La persecuzione si intensificò progressivamente, culminando nella "notte dei cristalli" del 1938, durante la quale furono attaccati e distrutti negozi e sinagoghe ebraiche, segnando l'inizio delle deportazioni sistematiche e della Shoah.La politica economica del Nazismo e la preparazione alla guerra
La politica economica nazista si concentrò sulla riduzione della disoccupazione e sul rafforzamento dell'industria bellica, in preparazione di un futuro conflitto. Il regime intraprese grandi progetti infrastrutturali, come la costruzione delle autostrade (Autobahn), e promosse un massiccio programma di riarmo, violando apertamente le clausole del Trattato di Versailles. Queste azioni, insieme alla remilitarizzazione della Renania e all'annessione dell'Austria (Anschluss) nel 1938, aumentarono le tensioni internazionali e posero le basi per lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.