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La storia antica dell'India

Le civiltà dell'Indo e vedica, l'induismo, il buddhismo di Siddharta Gautama e l'espansione musulmana hanno plasmato la storia antica dell'India. Questi elementi hanno influenzato la cultura, la religione e la società, lasciando un'eredità che perdura ancora oggi.

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1

Periodo civiltà dell'Indo

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Tra il 3300 e il 1300 a.C., prime società urbane.

2

Città principali civiltà dell'Indo

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Mohenjo-Daro e Harappa, esempi di urbanizzazione pianificata.

3

Introduzione della lingua sanscrita

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Ariani portano sanscrito e testi vedici intorno al 1500 a.C.

4

L'______ si è evoluto nel periodo ______ (- a.C.), ed è una delle fedi più antiche e intricate al mondo.

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induismo vedico 1500 500

5

Tra i testi sacri dell'induismo figurano i ______, gli ______ e il ______.

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Veda Upanishad Mahabharata

6

Il sistema delle ______, noto anche come ______, suddivideva la società in quattro categorie principali e posizionava i ______ al di fuori di questa struttura.

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caste varna dalit

7

Fondatore del buddhismo

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Siddharta Gautama, divenuto il Buddha, o 'l'Illuminato'.

8

Obiettivo del buddhismo

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Liberazione dalla sofferenza tramite la comprensione della verità ultima e la pratica dell'ottuplice sentiero.

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Componenti dell'ottuplice sentiero

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Corretta comprensione, pensiero, parola, azione, modo di vivere, sforzo, attenzione, concentrazione.

10

Il terzo imperatore della ______ Maurya, noto per essere uno dei più grandi sovrani dell'India antica, si chiama ______.

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dinastia Aśoka

11

Inizio dell'Islam in India

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Incursioni arabe nel Sind VIII secolo, consolidamento con turchi Ghaznavidi e Ghuridi.

12

Fondazione Sultanato di Delhi

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1206, inizio dominio musulmano, influenza su cultura, arte, architettura.

13

Movimenti devozionali bhakti e sufismo

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Enfatizzano amore divino, unità spirituale, coesistenza fedi diverse.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Le origini delle civiltà dell'India

La storia antica dell'India è segnata dall'emergere di due grandi civiltà: la civiltà dell'Indo, prospera tra il 3300 e il 1300 a.C., e la successiva civiltà vedica, sviluppatasi con l'arrivo degli ariani intorno al 1500 a.C. La civiltà dell'Indo, conosciuta anche come civiltà di Harappa, è stata una delle prime società urbane del mondo, con centri ben pianificati come Mohenjo-Daro e Harappa. Questa civiltà si distingueva per l'agricoltura avanzata, l'artigianato sofisticato e un sistema di scrittura non ancora decifrato. Il declino della civiltà dell'Indo è ancora oggetto di studio, con teorie che spaziano da cambiamenti climatici a invasioni esterne. Gli ariani, popolazioni indoeuropee migranti, introdussero la lingua sanscrita e i testi vedici, gettando le basi per la successiva cultura vedica e la stratificazione sociale che caratterizzò l'antica India.
Statua in pietra dell'Imperatore Asoka Maurya in posa regale con dhoti, espressione seria e mani in gesto formale su sfondo naturale.

L'induismo e la società vedica

L'induismo, che si sviluppò durante il periodo vedico (1500-500 a.C.), è una delle religioni più antiche e complesse del mondo. Non ha un fondatore unico e si basa su una vasta gamma di testi sacri, tra cui i Veda, gli Upanishad e il Mahabharata. L'induismo è caratterizzato da una grande varietà di pratiche e credenze, ma ruota attorno a concetti chiave come il dharma (dovere etico e religioso), il samsara (ciclo di nascita, morte e rinascita) e il karma (legge di causa ed effetto). Il sistema delle caste, o varna, emerso in questo periodo, organizzava la società in quattro gruppi principali: i brahmani (sacerdoti), i kshatriya (guerrieri), i vaishya (commercianti) e i shudra (servi), con i dalit (intoccabili) al di fuori della struttura castale. Questo sistema influenzò profondamente la vita sociale e religiosa dell'India.

Il buddhismo: una nuova via spirituale

Il buddhismo nacque nel VI secolo a.C. come risposta alle rigidità del sistema delle caste e alla complessità dei rituali vedici. Fondato da Siddharta Gautama, che divenne noto come il Buddha, o "l'Illuminato", il buddhismo proponeva un percorso di liberazione dalla sofferenza attraverso la comprensione della verità ultima e la pratica dell'ottuplice sentiero. Questo percorso includeva corretta comprensione, corretto pensiero, corretta parola, corretta azione, corretto modo di vivere, corretto sforzo, corretta attenzione e corretta concentrazione. Il buddhismo si diffuse rapidamente grazie alla sua universalità e alla sua enfasi sull'etica personale piuttosto che sulla nascita o sullo status sociale.

Aśoka: il re buddhista e il suo regno

Aśoka, il terzo imperatore della dinastia Maurya, è ricordato come uno dei più grandi sovrani dell'India antica. Dopo la sanguinosa conquista del regno di Kalinga, Aśoka abbracciò il buddhismo e si dedicò alla diffusione di valori come la non violenza, la tolleranza e il benessere dei suoi sudditi. Promulgò editti su colonne di pietra e rocce in tutto il suo vasto impero, che si estendeva dalla Persia all'India meridionale. Aśoka contribuì significativamente alla diffusione del buddhismo anche al di fuori dell'India, inviando missioni in Asia e nel Mediterraneo.

L'espansione musulmana in India

L'arrivo dell'Islam in India iniziò con le incursioni arabe nel Sind nel VIII secolo. Tuttavia, fu solo con le invasioni dei turchi Ghaznavidi e successivamente dei Ghuridi che l'Islam si affermò come forza politica significativa. Il Sultanato di Delhi, fondato nel 1206, segnò l'inizio di un periodo di dominio musulmano che avrebbe influenzato la cultura, l'arte e l'architettura dell'India. Nonostante la prevalenza dell'élite musulmana, il Sultanato permise una certa integrazione culturale e religiosa, con la coesistenza di diverse fedi e tradizioni. Questo periodo vide anche la nascita di movimenti devozionali come il bhakti nell'induismo e il sufismo nell'Islam, che enfatizzavano l'amore personale per il divino e l'unità spirituale oltre le divisioni religiose.