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Il Visconte Medardo di Terralba, protagonista de 'Il visconte dimezzato' di Italo Calvino, vive una doppia esistenza dopo essere stato diviso in due da una cannonata. La sua metà malvagia, il Gramo, semina distruzione, mentre il Buono cerca di riparare ai danni, influenzando profondamente la vita degli abitanti di Terralba e il loro equilibrio morale.
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Il Visconte Medardo di Terralba viene ferito da una cannonata che lo divide in due parti uguali
Il Gramo
La parte destra del Visconte, incarnazione della malvagità e della distruzione
Il Buono
La parte sinistra del Visconte, simbolo di bontà e compassione
Il Gramo emette sentenze di morte, mentre il Buono cerca di rimediare ai danni provocati dalla sua altra metà
Il ritorno del Visconte dimezzato scatena reazioni di sgomento e compassione tra gli abitanti di Terralba
La balia Sebastiana
La balia viene erroneamente ritenuta lebbrosa a causa delle ustioni subite in un incendio causato dal Gramo
La comunità degli ugonotti
Il Visconte minaccia di denuncia all'Inquisizione se non si convertono
Il Visconte nutre un amore sincero per la giovane pastorella Pamela, ma la sua dualità lo ostacola
Si scopre che la metà buona del Visconte è sopravvissuta e ha vissuto in reclusione, portando chiarezza sulla sua dualità
Il Buono cerca di sanare i danni causati dal Gramo, ma i risultati sono spesso ambigui e controversi
Il romanzo invita il lettore a riflettere sulla dualità del bene e del male e sulla complessità delle scelte morali attraverso la metafora del Visconte dimezzato