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L'attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914 e l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando segnano l'inizio della Prima Guerra Mondiale. Le alleanze militari europee, la corsa al riarmo e il fervore nazionalista contribuirono allo scoppio del conflitto. L'Italia, divisa tra neutralisti e interventisti, entrò in guerra nel 1915, influenzata da promesse territoriali e da un clima culturale bellicista.
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L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria e di sua moglie Sofia a Sarajevo da parte del nazionalista serbo Gavrilo Princip fu l'evento scatenante della Prima Guerra Mondiale
L'Austria-Ungheria sospettava del coinvolgimento del governo serbo nell'attentato e inviò un ultimatum con richieste estremamente severe
L'ultimatum dell'Austria-Ungheria alla Serbia includeva richieste come la soppressione di movimenti slavi indipendentisti e la partecipazione austriaca alle indagini sull'attentato
La Triplice Alleanza, composta da Germania, Austria-Ungheria e Italia, era una delle due principali alleanze militari in Europa prima della Prima Guerra Mondiale
La Triplice Intesa, formata da Francia, Gran Bretagna e Russia, era l'altra principale alleanza militare in Europa prima della guerra
Le tensioni e rivalità politiche, in particolare per il controllo di territori contesi e l'espansione coloniale, portarono alla formazione delle alleanze militari in Europa prima della guerra
Inizialmente l'Italia scelse la neutralità, giustificando la sua posizione con la natura difensiva della Triplice Alleanza
Dopo aver negoziato il Patto di Londra, l'Italia entrò in guerra nel 1915 a fianco della Triplice Intesa, con la promessa di ottenere territori austro-ungarici in caso di vittoria
L'entrata in guerra dell'Italia divise l'opinione pubblica tra neutralisti e interventisti, con quest'ultimi che vedevano nella guerra un'opportunità per affermare la potenza del paese e rivendicare territori irredenti come Trento e Trieste
Le cause politiche della Prima Guerra Mondiale risiedono nelle ambizioni territoriali delle nazioni europee, come la Francia che mirava a recuperare l'Alsazia e la Lorena e l'Italia che aspirava a "liberare" Trento e Trieste
La Prima Guerra Mondiale fu anche il risultato di una corsa al riarmo tra le potenze europee, con la Germania che investì massicciamente in armamenti avanzati
Il nazionalismo e movimenti come il futurismo contribuirono a creare un clima favorevole alla guerra, con intellettuali e artisti che esaltavano il conflitto come un'opportunità per rinnovare la società e promuovere valori di forza e coraggio