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La formazione degli stati regionali in Italia durante il Basso Medioevo

La formazione degli stati regionali italiani nel Basso Medioevo fu un processo complesso, segnato dalla debolezza del Sacro Romano Impero e dall'ascesa di città-stato e signorie. Famiglie come i Visconti, gli Sforza e i Medici consolidarono il loro potere, mentre Venezia e Firenze si espansero militarmente e politicamente. Questo periodo fu anche testimone di importanti cambiamenti sociali e culturali, inclusa l'oligarchizzazione delle repubbliche e il mecenatismo umanistico.

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1

Nel periodo tra il ______ e il ______ secolo, l'Italia assistette alla nascita di stati regionali indipendenti.

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XIII XV

2

La morte di ______ II nel ______ e il periodo di interregno che seguì contribuirono alla formazione di città-stato autonome in Italia.

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Federico 1250

3

La ______ d'Oro del ______, emessa da ______ IV, influenzò il processo di elezione imperiale e ridusse il potere del Papa, ma non rafforzò il controllo imperiale in Italia.

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Bolla 1356 Carlo

4

Esempi di signorie e titoli formali

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Scaligeri (Verona), Da Carrara (Padova), Este (Ferrara) usarono titoli come vicario imperiale/papale per legittimazione.

5

Signorie ereditarie

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Visconti (Milano), Gonzaga (Mantova) trasformarono il potere in signoria ereditaria, consolidando la successione.

6

Strumenti di legittimazione culturale

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Autocelebrazione, corti sfarzose, mecenatismo umanistico/rinascimentale furono usati per rafforzare il prestigio delle signorie.

7

Nel ______, il Maggior Consiglio di Venezia limitò il governo della Repubblica a poche ______ nobili.

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1297 famiglie

8

Nonostante un'apparenza repubblicana, ______ fu dominata da un piccolo numero di ______ potenti e influenti.

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Firenze famiglie

9

Compagnie di ventura

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Truppe mercenarie guidate da condottieri, impiegate dalle signorie italiane per la guerra.

10

Formazione stati regionali italiani XIV-XV secolo

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Ducato di Milano, Repubblica di Venezia, Firenze, Stato Pontificio, Regno di Napoli diventano entità politiche strutturate.

11

A ______, il dominio dei Visconti ebbe inizio con ______ Visconti e continuò con suo nipote ______.

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Milano Ottone Matteo

12

Nel 1434, a , il dominio fu assunto da ______ de' Medici, il quale governò la repubblica in modo non ufficiale senza cambiare le sue istituzioni, instaurando un regime detto ''.

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Firenze Cosimo criptosignoria

13

Durante il periodo ______ (1309-1377), i papi non erano a Roma ma risiedevano ad ______.

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avignonese Avignone

14

Il trattato noto come ______ del 1454 stabilì un'armonia tra gli stati italiani fino all'ingerenza di nazioni europee nel ______ secolo.

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Pace di Lodi XVI

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Formazione degli Stati Regionali Italiani nel Basso Medioevo

Durante il Basso Medioevo, in particolare tra il XIII e il XV secolo, l'Italia vide la progressiva formazione di stati regionali autonomi. Questo processo fu facilitato dalla debolezza del Sacro Romano Impero, che aveva perso gran parte del suo controllo diretto sulla penisola italiana. La morte di Federico II nel 1250 e la successiva interregno fino all'ascesa di Rodolfo I d'Asburgo nel 1273 lasciarono un vuoto di potere che permise alle città-stato e alle signorie di consolidarsi. La Bolla d'Oro del 1356, promulgata da Carlo IV di Lussemburgo, definì le modalità di elezione dell'imperatore e limitò l'influenza papale, ma non ristabilì l'autorità imperiale in Italia. In questo contesto, molte città comunali videro l'emergere di regimi signorili, con il potere concentrato nelle mani di una singola famiglia o signore.
Scena medievale con castello grigio, cavalieri in armatura, contadini al lavoro, dignitari discutenti e soldati in addestramento.

La Legittimazione del Potere Signorile e l'Umanesimo

Le signorie italiane cercarono di legittimare il loro potere attraverso vari mezzi. Alcune, come gli Scaligeri a Verona, i Da Carrara a Padova e gli Este a Ferrara, ottennero il consenso popolare o si avvalsero di titoli come quello di vicario imperiale o papale, che riconoscevano una subordinazione formale all'imperatore o al papa. I Visconti a Milano e i Gonzaga a Mantova furono esempi di famiglie che riuscirono a trasformare il loro potere in una signoria ereditaria. Inoltre, l'autocelebrazione del potere e la costruzione di corti sfarzose furono strumenti di legittimazione, così come il mecenatismo umanistico e rinascimentale, che fiorirono sotto il patrocinio di queste signorie.

L'Evoluzione Oligarchica degli Ordinamenti Comunali

Anche le città che mantennero un ordinamento comunale subirono un processo di oligarchizzazione. A Venezia, la serrata del Maggior Consiglio nel 1297 rese il governo della Repubblica un'affare di poche famiglie nobili, escludendo nuovi ceti sociali. Firenze, pur mantenendo una facciata repubblicana, vide un progressivo controllo del potere da parte di un ristretto gruppo di famiglie ricche e influenti.

L'Espansione Militare e la Costituzione degli Stati Regionali

Le signorie italiane si impegnarono in campagne militari per consolidare o estendere i loro territori. L'inefficacia degli eserciti comunali portò all'uso di compagnie di ventura, truppe mercenarie guidate da condottieri. Nel XIV e XV secolo, entità politiche come il Ducato di Milano, la Repubblica di Venezia, la Repubblica di Firenze, lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli iniziarono a formare stati regionali più ampi e strutturati.

La Signoria dei Visconti e degli Sforza a Milano

A Milano, la signoria dei Visconti iniziò con Ottone Visconti e proseguì con il nipote Matteo. Gian Galeazzo Visconti ampliò notevolmente il dominio milanese. Dopo la sua morte, il Ducato attraversò un periodo di instabilità che culminò nella breve Repubblica Ambrosiana. Francesco Sforza, sposando l'erede viscontea, divenne duca di Milano nel 1450, inaugurando la dinastia degli Sforza.

L'Espansione della Repubblica di Venezia

Venezia, rimanendo una repubblica oligarchica, consolidò il suo dominio nel Mediterraneo orientale e si scontrò con la rivale Genova. Dopo la vittoria nella guerra di Chioggia, Venezia iniziò l'espansione sulla terraferma, creando lo "Stato da Terra" e allearsi con Firenze contro Milano.

La "Criptosignoria" dei Medici a Firenze

A Firenze, il potere passò nelle mani di Cosimo de' Medici nel 1434, che esercitò un controllo indiretto sulla repubblica senza alterarne formalmente le istituzioni, dando vita a una forma di governo nota come "criptosignoria".

Gli Attori Politici dell'Italia Centro-Settentrionale

Nel centro-nord Italia, i Savoia, gli Este a Ferrara e i Gonzaga a Mantova furono tra i principali attori politici. Queste famiglie consolidarono i loro poteri regionali e ottennero riconoscimenti nobiliari, come i titoli ducale e marchionale, che rafforzarono ulteriormente la loro posizione.

Lo Stato della Chiesa e la Cattività Avignonese

Lo Stato della Chiesa, dominante nell'Italia centrale, subì una crisi durante il periodo avignonese (1309-1377), quando i papi risiedettero ad Avignone. A Roma, Cola di Rienzo tentò di instaurare un governo repubblicano, mentre il cardinale Egidio Albornoz lavorò per ristabilire l'autorità papale con le "Costituzioni Egidiene".

Il Sud Italia tra Angioini e Aragonesi

Nel Sud Italia, gli Angioini, con Carlo I d'Angiò, presero il controllo dopo la battaglia di Benevento nel 1266. La rivolta dei Vespri Siciliani nel 1282 portò all'indipendenza della Sicilia sotto gli Aragonesi, nonostante la pace di Caltabellotta del 1302 che tentò di stabilire un compromesso.

La Pace di Lodi e il Rafforzamento del Potere Sovrano

La Pace di Lodi del 1454 segnò un periodo di equilibrio tra gli stati italiani, che durò fino all'intervento delle potenze europee nel XVI secolo. Contemporaneamente, in Europa si assisteva al rafforzamento del potere monarchico, con i sovrani che iniziarono a centralizzare funzioni statali come la riscossione delle imposte e la garanzia dell'ordine pubblico.