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Jacopo della Quercia, scultore rinascimentale, lasciò un'impronta indelebile nell'arte con opere come il Monumento funerario di Ilaria del Carretto. Il suo stile, che fonde elementi classici e gotici, segna la transizione verso il Rinascimento. Contemporaneamente, Lorenzo Ghiberti emerge nel concorso del 1401 per le porte del Battistero di Firenze, introducendo innovazioni artistiche e tecnologiche con la sua formella del Sacrificio di Isacco.
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Jacopo della Quercia si formò nella tradizione dei Pisano e fu influenzato dall'ambiente artistico fiorentino
Nonostante episodi di indisciplina, Jacopo della Quercia lavorò in molte città italiane e lasciò opere di grande impatto, come il Monumento funerario di Ilaria del Carretto
Jacopo della Quercia morì intorno al 1438, probabilmente a causa della peste
Il Monumento funerario di Ilaria del Carretto, realizzato da Jacopo della Quercia nella Cattedrale di Lucca, è notevole per la fusione di elementi classici e gotici
L'opera riflette la transizione dal gotico al Rinascimento e mostra la capacità di Jacopo di integrare diverse influenze stilistiche, come il dettaglio del cagnolino ai piedi della defunta
Lorenzo Ghiberti, nato a Firenze nel 1378, fu un artista rinascimentale di grande talento, noto come orafo, scultore e architetto
Nel 1401, Lorenzo Ghiberti partecipò al concorso per la realizzazione della seconda porta del Battistero di San Giovanni a Firenze, vincendo grazie alla sua formella del Sacrificio di Isacco
La formella di Ghiberti è considerata un capolavoro per la sua innovazione artistica e tecnologica, dimostrando un'eccezionale abilità nella fusione del bronzo e nella creazione di un'opera senza giunture visibili
Le formelle di Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti, entrambe raffiguranti il Sacrificio di Isacco, offrono due interpretazioni distinte del medesimo soggetto biblico
Brunelleschi presentò una versione più drammatica e intensa, mentre Ghiberti optò per un'armonia compositiva e figure eleganti e proporzionate
La tecnica di fusione di Ghiberti fu particolarmente apprezzata per la sua precisione e per la capacità di creare un'opera senza giunture visibili, mentre la formella di Brunelleschi si distingue per la sua drammaticità e intensità