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La seconda ondata coloniale greca dell'VIII secolo a.C. fu guidata da fattori come l'incremento demografico e la scarsità di terre. Aristocratici, coloni e nuove città-stato come la Magna Grecia giocarono ruoli chiave nell'espansione territoriale, nell'introduzione di leggi scritte e nell'ascesa delle tirannidi.
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L'aumento della popolazione e la mancanza di terreni coltivabili hanno portato alla ricerca di nuove terre
La pressione demografica e la limitata disponibilità di risorse hanno causato conflitti e instabilità politica
Gli aristocratici controllavano le terre più fertili, lasciando i contadini in povertà e indebitamento
La necessità di risorse come metalli e cereali ha spinto i Greci a espandersi oltre i confini della madrepatria
I Greci cercavano di stabilire relazioni pacifiche con le popolazioni locali, che vedevano in loro un'opportunità di scambio culturale e commerciale
La colonizzazione ha portato alla diffusione della scrittura alfabetica e di modelli politici come la polis
I Greci si stabilirono lungo le coste di queste regioni, attirati dalle terre fertili e dal clima favorevole
Anche le isole del Mar Egeo e le coste del Mar Nero furono colonizzate dai Greci
Le colonie greche in queste regioni diedero vita a una prospera area con città come Napoli, Taranto e Siracusa
La moneta, prima in metalli preziosi e poi in rame, rivoluzionò il sistema economico e favorì lo sviluppo dell'artigianato
L'introduzione della moneta portò all'ascesa di nuove figure professionali e alla ristrutturazione delle classi sociali
Per affrontare le tensioni sociali, furono introdotte leggi scritte per stabilire norme e comportamenti vincolanti per tutti i cittadini