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Il Nilo e l'ascesa della civiltà egizia

Il fiume Nilo ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo dell'antica civiltà egizia, fornendo risorse per l'agricoltura e il commercio. L'unificazione dell'Egitto sotto Narmer ha dato inizio a una storia statale segnata da periodi di potere e declino, con l'arte egizia che riflette la grandezza dei faraoni e la loro visione dell'aldilà.

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1

Il ______ è stato cruciale per l'evoluzione della civiltà egizia, estendendosi per più di ______ chilometri.

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Nilo 6.500

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Le inondazioni annuali del Nilo depositavano ______ fertile, favorendo l'agricoltura in Egitto già dal ______ millennio a.C.

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limo VI

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Il Nilo ha contribuito a fondare una delle civiltà più ______ e ______ della storia.

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antiche durature

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Inizio storia statale egizia

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3100 a.C. con la Prima Dinastia, segna l'unificazione dell'Alto e Basso Egitto.

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Suddivisione storia egizia in dinastie

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Opera di Manetone nel III secolo a.C., divide la storia in trentuno dinastie.

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Caratteristiche Antico Regno

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Dalla Terza alla Sesta Dinastia (2686-2181 a.C.), capitale a Menfi, costruzione piramidi.

7

Il ______ Regno fu un'epoca di rinnovamento culturale e politico, che iniziò intorno al 2055 a.C. e terminò verso il 1650 a.C.

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Medio

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Durante la XII dinastia, un sovrano noto come ______ III consolidò il potere centrale in Egitto.

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Sesostri

9

Faraoni come ______ III e Ramses II ampliarono l'influenza dell'Egitto oltre i suoi confini tradizionali durante il Nuovo Regno.

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Thutmose

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Nel periodo del Nuovo Regno, il titolo di 'faraone' divenne usuale per il sovrano, derivando dalla frase egizia '______-aa'.

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per

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Conquista di Alessandro Magno - 332 a.C.

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Alessandro Magno conquistò l'Egitto, ponendo fine al periodo di indebolimento e iniziando l'era tolemaica.

12

Fine della sovranità egizia - 30 a.C.

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Con la morte di Cleopatra VII e l'annessione all'Impero Romano, termina l'indipendenza dell'Egitto.

13

L'arte ______ si è mantenuta stilisticamente coerente per circa ______ millenni.

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egizia quattro

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Importanza della tomba nell'aldilà egizio

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La tomba era vista come dimora eterna; la sua costruzione e decorazione erano essenziali per la vita dopo la morte.

15

Pratica dell'imbalsamazione

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L'imbalsamazione preservava il corpo per l'eternità, essenziale per il viaggio nell'aldilà secondo gli egizi.

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Simbolismo delle pitture tombali

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Le pitture rappresentavano una vita ultraterrena ideale, continuazione della vita terrena, con scene quotidiane e divinità.

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Nell'arte ______, la rappresentazione delle figure umane seguiva criteri molto precisi.

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egizia

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Nelle opere egizie, il re era spesso raffigurato più grande degli altri per indicare la sua ______.

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supremazia

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Lo stile artistico egizio non cercava il ______, ma era orientato verso una rappresentazione simbolica.

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realismo

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L'arte egizia aveva lo scopo di trasmettere ______ e commemorare avvenimenti importanti.

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Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Il Nilo e l'ascesa della civiltà egizia

Il fiume Nilo, estendendosi per oltre 6.500 chilometri, è stato fondamentale per lo sviluppo della civiltà egizia. Le sue inondazioni annuali depositavano limo fertile lungo le rive, creando le condizioni ideali per l'agricoltura sin dal VI millennio a.C. Questa risorsa naturale ha permesso agli antichi egizi non solo di coltivare abbondanti raccolti ma anche di sviluppare sistemi di trasporto e commercio lungo il corso del fiume, gettando le basi per una delle più antiche e durature civiltà della storia.
Tramonto sul Nilo con felucca a vela, colonne egizie e riflessi dorati sull'acqua, senza nuvole e uccelli in volo.

L'unificazione politica e l'inizio della storia statale egizia

L'unificazione dell'Alto e del Basso Egitto, avvenuta intorno al 3100 a.C. sotto il regno di Narmer, anche noto come Menes, segnò l'inizio della storia statale egizia e della Prima Dinastia. La successiva suddivisione della storia egizia in trentuno dinastie fu opera dello storico Manetone nel III secolo a.C. L'Antico Regno, che comprende dalla Terza alla Sesta Dinastia (circa 2686-2181 a.C.), vide la capitale spostarsi a Menfi, fondata da Narmer, e l'edificazione di complessi piramidali come espressione del potere divino dei faraoni.

Il Medio e il Nuovo Regno: periodi di consolidamento e espansione

Il Medio Regno (circa 2055-1650 a.C.) fu un periodo di rinascita culturale e politica, seguito da un'era di instabilità. La XII dinastia vide sovrani come Sesostri III rafforzare il controllo centrale, istituendo un'amministrazione più centralizzata. Il Nuovo Regno (circa 1550-1070 a.C.) rappresentò l'apice dell'espansione territoriale egizia, con faraoni come Thutmose III e Ramses II che estesero l'influenza egizia ben oltre i confini tradizionali. In questo periodo, il termine "faraone" divenne comune per indicare il sovrano, derivando dall'espressione egizia "per-aa" o "grande casa".

Il declino e la fine del Regno egizio

L'età tarda dell'Egitto (circa 664-332 a.C.) fu caratterizzata da un progressivo indebolimento dello Stato a causa di invasioni e dominazioni straniere, tra cui quelle di libici, assiri, persiani e dei cosiddetti "faraoni neri" di origine nubiana. L'Egitto fu infine conquistato da Alessandro Magno nel 332 a.C., e dopo la sua morte, il regno passò alla dinastia tolemaica. Con la scomparsa di Cleopatra VII nel 30 a.C. e l'annessione all'Impero Romano, si concluse l'era della sovranità egizia.

L'arte egizia: espressione di potere e religiosità

L'arte egizia, che si sviluppò per circa quattro millenni, è caratterizzata da una notevole coerenza stilistica, che riflette la stabilità politica e la centralità della figura del faraone. Le opere d'arte, dalle imponenti architetture alle sculture, erano destinate a celebrare la grandezza e l'eternità del potere faraonico. Le piramidi, in particolare, sono il simbolo più emblematico dell'architettura egizia e della sua società gerarchica, progettate per assicurare al sovrano un viaggio verso l'immortalità.

La vita dopo la morte e l'arte funeraria egizia

La concezione egizia dell'aldilà è profondamente radicata nella loro cultura e religione, come evidenziato dalle necropoli. La tomba era considerata la dimora per l'eternità, e la pratica dell'imbalsamazione assicurava la conservazione del corpo. La cura nella costruzione e decorazione delle tombe, come quelle della Valle dei Re, rifletteva lo status sociale del defunto e la sua aspirazione a una vita ultraterrena. Le pitture tombali, come quelle nella tomba della regina Nefertari, illustrano una visione dell'aldilà come una continuazione ideale della vita terrena.

La rappresentazione artistica nella cultura egizia

L'arte egizia seguiva canoni rigorosi nella rappresentazione delle figure umane e delle gerarchie sociali, che riflettevano la visione del mondo e l'ordine sociale. La Tavoletta di Narmer è un esempio di queste convenzioni, mostrando il re in maniera idealizzata e sovradimensionata rispetto agli altri personaggi per simboleggiare la sua supremazia. Questo stile non mirava al realismo, ma piuttosto a un'espressione simbolica e funzionale alla comunicazione di messaggi e alla commemorazione di eventi storici.