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La Scolastica medievale rappresenta un'epoca in cui filosofia e teologia si intrecciano per cercare un equilibrio tra fede e ragione. Figure come Sant'Anselmo e San Tommaso d'Aquino emergono per i loro contributi significativi, con il primo che propone l'argomento ontologico e il secondo che sviluppa una teoria della conoscenza che integra il pensiero aristotelico. La Scolastica si evolve nel tempo, influenzando profondamente il pensiero occidentale.
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Il termine "scolastica" deriva da "scolasticus", che indica gli insegnanti delle scuole monastiche e università
Processo dialettico
Il metodo scolastico si basa su un processo dialettico che inizia con la "lectio", segue con la "questio", prosegue con la "disputatio" e si conclude con la "determinatio"
Obiettivo del metodo
Il metodo mirava a una profonda comprensione della verità rivelata, integrando la tradizione religiosa con il pensiero filosofico
In questa fase si tende a considerare fede e ragione come sostanzialmente coincidenti
In questa fase si inizia a esplorare la relazione tra fede e ragione, con il principio "credo ut intelligam"
Tommaso d'Aquino raggiunge un punto di equilibrio, dove fede e ragione sono viste in armonia ma distintamente
In questa fase la distinzione tra fede e ragione diventa più marcata, con figure come Guglielmo di Ockham che enfatizzano la loro separazione
Sant'Anselmo d'Aosta propone la prova ontologica dell'esistenza di Dio, che sarà oggetto di dibattito e critica nei secoli successivi
Tommaso d'Aquino presenta cinque argomenti per dimostrare l'esistenza di Dio e sviluppa una teoria della conoscenza che integra il pensiero aristotelico
Guglielmo di Ockham enfatizza la distinzione tra fede e ragione e nega la necessità della metafisica e delle cause finali