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La fine dell'Impero Romano d'Occidente e l'inizio del regno dei Longobardi

La caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 d.C. e l'ascesa di Odoacre segnano l'inizio di una nuova era. Segue il regno di Teodorico, l'integrazione gotico-romana, la guerra gotica e la riconquista bizantina. L'invasione longobarda e l'opera di Teodolinda portano a cambiamenti significativi, mentre l'ascesa del papato e l'Editto di Rotari delineano la società dell'epoca. Infine, l'appello ai Franchi di papa Stefano II apre un nuovo capitolo politico.

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1

Nel ______, si ritiene che l'Impero Romano d'Occidente sia terminato con la caduta dell'ultimo imperatore, ______ ______.

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476 d.C. Romolo Augustolo

2

Politica religiosa di Teodorico

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Tolleranza tra ariani e cattolici, mantenendo la pace tra Ostrogoti e Romani.

3

Conflitto con Giustino I

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Imposizione di Giustino I ai cristiani ariani di cedere le chiese ai cattolici, causando tensioni.

4

Morte di Papa Giovanni I

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Deceduto in prigione nel 526, dopo reazioni severe di Teodorico a politiche di Giustino I.

5

La scomparsa di ______ ha permesso a ______ I di iniziare la riconquista dell'Italia nel ______.

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Teodorico Giustiniano 535

6

Dopo una lunga guerra, l'Italia è stata riassorbita nell'Impero ______ nel ______, ma a costo di gravi distruzioni e una popolazione fortemente ridotta.

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Bizantino 554

7

Invasione Longobardi 568

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I Longobardi invadono l'Italia nel 568 sotto la guida di Alboino, conquistando la Pianura Padana.

8

Capitale Longobardi

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Pavia diventa la capitale del regno longobardo dopo un assedio di tre anni.

9

Struttura politica Longobardi

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Il regno longobardo aveva una struttura politica decentrata con ducati semi-indipendenti.

10

Durante l'inizio della dominazione ______, i ______ romani venivano spesso uccisi e le loro terre ______, mentre i funzionari romani e ______ venivano rimpiazzati.

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longobarda latifondisti confiscate bizantini

11

Editto di Rotari - Anno

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Codifica leggi longobarde nel 643.

12

Guidrigildo - Definizione

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Sistema compensazione monetaria per crimini, riduce vendetta personale.

13

I Longobardi, nonostante gli sforzi di ______, puntano all'espansione in ______.

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pacificazione Italia

14

Nel ______, con la presa di ______, i Longobardi cancellano l'ultima difesa ______ in Italia.

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751 Ravenna bizantina

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La caduta dell'Impero Romano d'Occidente e l'ascesa di Odoacre

L'anno 476 d.C. è comunemente considerato come la data che segna la fine dell'Impero Romano d'Occidente, con la deposizione dell'ultimo imperatore, Romolo Augustolo, da parte di Odoacre, un capo militare di origine germanica. Odoacre, riconosciuto dall'imperatore di Costantinopoli con il titolo di patrizio, assume il controllo dell'Italia, governandola nominalmente come rappresentante dell'Impero, ma di fatto in modo indipendente. La situazione politica si complica quando l'imperatore orientale, preoccupato dall'autonomia di Odoacre e dalla pressione degli Ostrogoti guidati da Teodorico, decide di intervenire. Teodorico viene incaricato di conquistare l'Italia, e dopo una guerra che culmina con la presa di Ravenna nel 493, diventa il nuovo sovrano, ponendo fine al regno di Odoacre.
Scultura in pietra chiara di guerriero longobardo in armatura con spada e scudo, dettagli accurati e postura eretta.

Il regno di Teodorico e la convivenza tra Ostrogoti e Romani

Teodorico il Grande, re degli Ostrogoti, adotta una politica di rispetto e integrazione nei confronti della cultura e delle istituzioni romane, mantenendo in carica i funzionari imperiali e promuovendo la coesistenza tra i popoli goti e romani. Nonostante le tensioni, aggravate dalle differenze religiose - gli Ostrogoti erano ariani, mentre i Romani erano prevalentemente cattolici - Teodorico si sforza di mantenere l'armonia. Tuttavia, la situazione si deteriora quando l'imperatore Giustino I, nel 524, impone ai cristiani ariani di consegnare le chiese ai cattolici, provocando una reazione severa da parte di Teodorico. Questo porta all'esecuzione di alcuni eminenti cittadini romani e alla morte in prigione del papa Giovanni I nel 526. Teodorico muore poco dopo, lasciando un regno turbato e un progetto di unificazione incompiuto.

La guerra gotica e la riconquista bizantina

La morte di Teodorico apre la strada all'imperatore Giustiniano I per tentare la riconquista dell'Italia. Nel 535, le forze bizantine sbarcano in Sicilia e iniziano una lunga campagna militare nota come guerra gotica. Dopo vent'anni di conflitti, nel 554, l'Italia viene reintegrata nell'Impero Bizantino. La guerra ha lasciato il paese in rovina, con città devastate, campagne abbandonate, e una popolazione decimata da carestie ed epidemie. La guerra gotica segna la fine dell'antica grandezza romana e l'inizio di un periodo di decadenza e di trasformazione socio-economica.

L'invasione longobarda e la formazione del regno

Il fragile controllo bizantino sull'Italia viene scosso dall'invasione dei Longobardi nel 568. Sotto la guida del loro re Alboino, i Longobardi conquistano rapidamente la Pianura Padana e stabiliscono Pavia come loro capitale dopo un assedio di tre anni. Il regno longobardo si caratterizza per una struttura politica decentrata, con ducati semi-indipendenti che limitano la coesione del regno. La presenza bizantina nel sud e nelle enclave costiere, insieme alla resistenza dei duchi longobardi all'autorità centrale, impedisce la creazione di uno stato unitario.

La dominazione longobarda e l'opera di Teodolinda

Inizialmente, la dominazione longobarda si manifesta con violenza: i latifondisti romani vengono spesso uccisi e le loro terre confiscate, mentre i funzionari romani e bizantini vengono sostituiti. Tuttavia, la regina longobarda Teodolinda, convertitasi al cattolicesimo, e papa Gregorio Magno lavorano per migliorare le relazioni tra Longobardi e Romani. Teodolinda promuove la convivenza e l'assimilazione culturale, e la sua influenza è cruciale per la conversione di molti Longobardi al cattolicesimo, contribuendo a stabilizzare e integrare il regno.

L'ascesa del Papato e l'Editto di Rotari

In un periodo di instabilità, papa Gregorio Magno emerge come una figura centrale, assumendo responsabilità civili e militari nelle regioni circostanti Roma. La sua leadership rafforza il patrimonium Petri, le terre sotto il controllo diretto del papato. Nel 643, l'Editto di Rotari codifica le leggi longobarde in latino e introduce il guidrigildo, un sistema di compensazione monetaria per i crimini, che mira a ridurre la pratica della vendetta personale.

La minaccia longobarda e l'appello ai Franchi

Nonostante gli sforzi di pacificazione, i Longobardi continuano a mirare all'espansione in Italia. Con la conquista di Ravenna nel 751, eliminano l'ultimo baluardo bizantino in Italia, lasciando indipendenti solo il Ducato di Roma e il sud della penisola. Di fronte alla minaccia di un assedio longobardo a Roma, papa Stefano II cerca l'alleanza con i Franchi, guidati da Pipino il Breve. Questo appello segna l'inizio di una nuova era nelle vicende politiche italiane, con l'intervento franco che avrà conseguenze di lungo termine per il potere papale e la geopolitica europea.