La Repubblica Romana era caratterizzata da una società stratificata con patrizi e plebei, un pantheon influenzato dalla Grecia, e conflitti come le Guerre Puniche. Gli Etruschi lasciarono un'impronta indelebile nella cultura romana, mentre la monarchia precedente gettò le basi per la futura Repubblica e l'espansione di Roma.
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Il capofamiglia, o pater familias, aveva il potere assoluto sui membri della famiglia e sui beni
La società romana era divisa tra patrizi, l'aristocrazia detentrice dei diritti politici, e plebei, la classe esclusa dal potere politico
Le tensioni sociali tra patrizi e plebei portarono alla creazione delle Leggi delle XII Tavole, che codificarono i diritti e i doveri dei cittadini
Il Senato, composto da ex magistrati e rappresentanti dell'aristocrazia, era un'importante istituzione politica nella Repubblica Romana
Le assemblee popolari, come i comizi centuriati e i concili della plebe, erano responsabili di prendere decisioni politiche e di eleggere i magistrati
I consoli e i pretori erano le magistrature più elevate, responsabili rispettivamente dell'amministrazione e della giustizia nella Repubblica Romana
La religione romana era strettamente legata alla vita pubblica e politica, con la pratica religiosa vista come un dovere civico
I sacerdoti, scelti principalmente tra l'aristocrazia, avevano il compito di officiare i riti religiosi e di mantenere la pace con gli dei
L'influenza della cultura greca portò all'integrazione di divinità e miti ellenici nel pantheon romano, mantenendo però un rapporto contrattuale con le divinità basato sul do ut des, "io do affinché tu dia"
Le tre guerre tra Roma e Cartagine determinarono il controllo del Mediterraneo e segnarono l'ascesa di Roma come potenza egemone
Gli Etruschi, una civiltà pre-romana, esercitarono un'influenza significativa su Roma, specialmente nelle sue fasi iniziali
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