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La divisione del Regno di Israele e l'ascesa dei profeti segnano l'inizio di un'epoca turbolenta, culminata nell'esilio babilonese e nella speranza messianica. Questa fase storica è caratterizzata dalla resilienza e dalla spiritualità ebraica, testimoniata dalla ricostruzione del Tempio e dalle rivolte contro il dominio romano.
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Dopo la morte di Re Salomone, avvenuta intorno al 930 a.C., il Regno Unito di Israele si divise a causa di tensioni interne e del malcontento verso le politiche autoritarie della dinastia davidica
Il Regno di Giuda
Il Regno di Giuda, con capitale a Gerusalemme, comprendeva principalmente la tribù di Giuda
Il Regno d'Israele
Il Regno d'Israele, con capitale a Samaria, era costituito dalle restanti dieci tribù
Entrambi i regni furono afflitti da periodi di corruzione, tirannia e pratiche idolatriche, allontanandosi dagli insegnamenti mosaici
I profeti erano uomini ispirati da Dio che interpretavano gli eventi storici alla luce della fede ebraica
Essi comunicavano messaggi divini, esortando al pentimento e alla riforma morale e religiosa, e denunciando le ingiustizie sociali e il tradimento dell'alleanza con Dio
Amos
Tra il IX e il VI secolo a.C., profeti come Amos si distinsero per il loro impegno nel richiamare il popolo e i sovrani alla fedeltà verso Dio e alla giustizia sociale
Geremia
Tra il IX e il VI secolo a.C., profeti come Geremia si distinsero per il loro impegno nel richiamare il popolo e i sovrani alla fedeltà verso Dio e alla giustizia sociale
I Regni di Israele e Giuda, indeboliti da conflitti interni e minacciati da potenze esterne, caddero rispettivamente sotto l'egemonia assira e babilonese
Nel 722 a.C., l'Assiria conquistò il Regno d'Israele e deportò molti ebrei, iniziando il processo di diaspora
Il Regno di Giuda, dopo una serie di ribellioni, subì la distruzione di Gerusalemme e la deportazione di gran parte della sua popolazione a Babilonia nel 586 a.C
Durante l'esilio, i sacerdoti e gli scribi si dedicarono alla conservazione e alla trascrizione delle leggi, dei racconti e delle tradizioni orali israelite
Questo lavoro fu fondamentale per la sopravvivenza dell'identità ebraica e per la continuità della fede durante e dopo l'esilio, formando un corpus di testi che avrebbe costituito il nucleo delle future Scritture ebraiche
La svolta per gli ebrei esiliati avvenne con la conquista dell'Impero Babilonese da parte di Ciro il Grande di Persia nel 539 a.C
Ciro, noto per la sua politica di tolleranza religiosa, emise un editto che permetteva agli ebrei di ritornare a Gerusalemme e di ricostruire il Tempio, distrutto dai Babilonesi
Esdra
In questo periodo, figure come Esdra, sacerdote e scriba, ebbero un ruolo cruciale nel riformare la società ebraica, rafforzando l'osservanza della Legge e la ricostruzione delle mura di Gerusalemme
Neemia
In questo periodo, figure come Neemia, governatore, ebbero un ruolo cruciale nel riformare la società ebraica, rafforzando l'osservanza della Legge e la ricostruzione delle mura di Gerusalemme
Questi sforzi contribuirono a ristabilire un senso di identità nazionale e a rinnovare l'impegno religioso del popolo ebraico
Dopo la morte di Alessandro il Grande nel 323 a.C., il suo vasto impero fu diviso tra i suoi generali e Gerusalemme passò sotto il controllo dei successori di Alessandro, prima i Tolomei e poi i Seleucidi
La situazione cambiò drasticamente sotto Antioco IV Epifane, che tentò di imporre l'ellenizzazione forzata, portando alla rivolta dei Maccabei (167-160 a.C.)
Nonostante l'oppressione e le persecuzioni, la speranza messianica, ovvero l'attesa di un Messia che avrebbe liberato Israele, rimase un elemento centrale della fede ebraica