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L'ascesa dello stalinismo segnò una svolta per l'URSS con la collettivizzazione forzata e l'industrializzazione sotto Stalin. La trasformazione economica, pur elevando l'URSS a potenza industriale, comportò un alto costo umano e la costruzione di un regime autoritario. La cultura e la politica furono dominate dal culto della personalità di Stalin, mentre la repressione interna e l'intervento nella guerra civile spagnola evidenziarono la portata internazionale del suo potere.
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Dopo aver sconfitto i suoi rivali politici, Josef Stalin diventa il leader supremo dell'Unione Sovietica
Leon Trotsky, uno dei principali rivali di Stalin, viene esiliato nel 1929 e assassinato nel 1940 per ordine di Stalin
Dopo la morte di Lenin, l'Unione Sovietica si trovava in uno stato di arretratezza economica, con un'industria e un'agricoltura che necessitavano di modernizzazione
Stalin introduce il primo piano quinquennale nel 1928, mirando a trasformare radicalmente l'economia attraverso la collettivizzazione forzata dell'agricoltura e un massiccio investimento nell'industrializzazione
Nonostante non siano stati raggiunti completamente gli obiettivi prefissati, l'URSS diventa una delle principali potenze industriali mondiali entro la fine degli anni '30 grazie al primo piano quinquennale
Il secondo piano quinquennale, avviato nel 1933, continua a concentrarsi sull'industrializzazione e sulla produzione di armamenti
Stalin enfatizza la necessità di modernizzare l'agricoltura attraverso la creazione di fattorie collettive, i kolchoz, e aziende statali, i sovchoz
La collettivizzazione viene imposta con metodi brutali, compresa la repressione dei kulaki, i contadini più benestanti, che spesso vengono deportati o uccisi
La collettivizzazione forzata dell'agricoltura ha un alto costo umano e non si traduce in un miglioramento significativo delle condizioni di vita della popolazione
Stalin crea un regime fortemente centralizzato e autoritario, con il controllo dello stato su sindacati e cultura del lavoro
La propaganda staliniana utilizza i successi economici per promuovere l'ideologia comunista e la figura di Stalin come leader supremo
Il Partito Comunista mantiene il potere attraverso un sistema di repressione e terrore, che include l'arresto e la deportazione di milioni di persone nei gulag