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L'evoluzione della pittura italiana nel Trecento vede protagonisti Giotto e Simone Martini, che rivoluzionano l'arte con nuove tecniche e stili. Giotto introduce un realismo inedito, mentre Martini perfeziona lo stile gotico, influenzando l'arte europea con opere come l'Annunciazione.
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Giotto introduce un naturalismo rivoluzionario nella pittura italiana attraverso l'uso di chiaroscuro e panneggi realistici nella sua Maestà di Ognissanti
Giotto rompe con la bidimensionalità bizantina e introduce una prospettiva innovativa nel trono della Madonna nella sua Maestà di Ognissanti
La Maestà di Ognissanti segna un'importante transizione verso un'arte più umana e terrena, ponendo le basi per il Rinascimento italiano
Duccio di Buoninsegna introduce elementi gotici francesi nella pittura italiana nella sua Madonna Rucellai
La Madonna Rucellai di Duccio di Buoninsegna mostra un'eleganza lineare e un uso del colore che anticipa lo stile gotico internazionale
La Maestà realizzata da Duccio di Buoninsegna per il Duomo di Siena, pur presentando elementi più realistici, conserva una spazialità ancora piatta e gerarchica
Simone Martini, allievo di Duccio, porta a compimento l'evoluzione dello stile gotico nella pittura italiana
La Maestà del Palazzo Pubblico di Siena di Simone Martini è un esempio di come lo stile gotico possa fondersi con un senso di grazia e raffinatezza
L'Annunciazione di Simone Martini per il Duomo di Siena è un'opera emblematica del gotico internazionale, riflettendo l'influenza dell'artista sulla pittura gotica europea