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L'attenzione selettiva e la sua importanza nel sistema cognitivo umano

L'attenzione selettiva nel sistema cognitivo umano consente di filtrare gli stimoli ambientali, evitando il sovraccarico e mantenendo l'efficienza cognitiva. Studi come l'ascolto dicotico e l'effetto cocktail party evidenziano l'importanza di questi meccanismi in diverse modalità sensoriali. Modelli come quelli di Broadbent, Deutsch e Deutsch, e Treisman spiegano il funzionamento del filtro attentivo. La Perceptual Load Theory di Lavie aggiunge l'adattabilità dell'attenzione in base al carico percettivo del compito.

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1

Capacità limitate elaborazione informazioni

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Il cervello umano ha una capacità finita di processare dati, necessitando di selezionare le informazioni rilevanti.

2

Mecanismi di attenzione selettiva

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Sistemi cognitivi filtrano stimoli per concentrarsi su informazioni pertinenti, ignorando le irrilevanti.

3

Ricerca su attenzione selettiva

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Studi in psicologia cognitiva hanno utilizzato paradigmi sperimentali per evidenziare l'importanza dell'attenzione selettiva nelle diverse modalità sensoriali.

4

Il paradigma dell'______ dicotico è stato introdotto da ______ nel ______.

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ascolto Cherry 1953

5

Durante l'esperimento, i partecipanti devono concentrarsi su un messaggio ______, ignorando l'altro.

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verbale

6

Gli esperimenti dimostrano che le persone ricordano solo dettagli ______ del messaggio non ______, come il sesso del parlante.

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basilari monitorato

7

L'attenzione funziona come un filtro ______ per gli stimoli ______.

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selettivo sensoriali

8

Modello di selezione precoce di Broadbent

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Filtro attentivo post-elaborazione sensoriale, blocca stimoli non attesi prima di processi cognitivi complessi.

9

Modello di selezione tardiva di Deutsch e Deutsch

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Elaborazione preattentiva ampia, inclusa semantica, prima del filtro attentivo.

10

Modello del filtro attenuato di Treisman

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Stimoli con bassa soglia di riconoscimento elaborati preattentivamente, anche se non focalizzati.

11

La ______ ______ Theory, sviluppata da ______ nel ______, suggerisce che il momento della selezione dell'attenzione varia in base al ______ ______ del compito.

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Perceptual Load Lavie 1995 carico percettivo

12

In compiti con ______ ______ percettiva, la selezione attentiva è ______ e le distrazioni possono essere elaborate ______.

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bassa tardiva automaticamente

13

La teoria formulata da Lavie enfatizza come l'attenzione si adatti in base alle ______ del ______ da svolgere.

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richieste compito

14

Modelli di attenzione basati sui filtri

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Teorie insufficienti per spiegare multi-tasking, presuppongono selezione di stimoli in ingresso.

15

Teorie di allocazione di risorse attentive

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Spiegano multi-tasking come gestione di risorse mentali limitate tra compiti diversi.

16

Fattori che influenzano il multi-tasking

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Natura dei compiti e quantità di risorse attentive necessarie determinano efficacia del multi-tasking.

17

La ______ delle ______ ______ può causare interferenza, anche senza la presenza di interferenza strutturale.

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limitatezza risorse attentive

18

Il ______ del ______ ______ è impiegato per analizzare l'interferenza e l'______ dei processi cognitivi.

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paradigma doppio compito automaticità

19

I processi ______ richiedono un basso impiego di risorse ______ e generalmente non ______ con altri compiti.

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automatici attentive interferiscono

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Necessità dell'Attenzione Selettiva nel Sistema Cognitivo

Il sistema cognitivo umano è caratterizzato da capacità limitate di elaborazione delle informazioni. Per gestire efficacemente l'ingente quantità di stimoli ambientali, si avvale di meccanismi di attenzione selettiva che funzionano come un filtro, permettendo di focalizzarsi su determinate informazioni mentre altre vengono trascurate. Questo processo selettivo è fondamentale per evitare un sovraccarico informativo e per mantenere un'elaborazione cognitiva efficiente. La ricerca in psicologia cognitiva ha esplorato l'attenzione selettiva attraverso vari paradigmi sperimentali, dimostrando la sua importanza in diverse modalità sensoriali.
Donna concentrata con dito sulle labbra ascolta in festa affollata, persone interagiscono sotto luci calde colorate.

Il Paradigma dell'Ascolto Dicotico e l'Effetto Cocktail Party

L'ascolto dicotico, introdotto da Cherry nel 1953, è un paradigma sperimentale che studia l'attenzione selettiva in contesti auditivi. In questo esperimento, i partecipanti ricevono due messaggi verbali simultanei, uno per ogni orecchio, e devono concentrarsi su uno dei due, ignorando l'altro. Il fenomeno noto come "effetto cocktail party" si riferisce alla capacità di focalizzarsi su una singola conversazione in un ambiente rumoroso. Gli esperimenti hanno mostrato che le persone tendono a ricordare solo informazioni basilari del messaggio non monitorato, come il sesso del parlante o cambiamenti di tono, indicando che l'attenzione opera come un filtro selettivo per gli stimoli sensoriali.

I Modelli di Selezione dell'Attenzione: Da Broadbent a Treisman

Il modello di selezione precoce di Broadbent (1958) suggerisce che il filtro attentivo si attiva subito dopo l'elaborazione sensoriale iniziale degli stimoli, bloccando l'accesso a processi cognitivi più complessi. Tuttavia, questo modello non spiega la capacità di percepire informazioni significative come il proprio nome in un messaggio non atteso. Per risolvere queste incongruenze, Deutsch e Deutsch (1963) proposero un modello di selezione tardiva, che ammette una più ampia elaborazione preattentiva, inclusa la semantica. Treisman (1969) sviluppò il modello del filtro attenuato, che permette agli stimoli con una bassa soglia di riconoscimento di essere elaborati anche se non sono l'obiettivo dell'attenzione.

La Perceptual Load Theory di Lavie e l'Adattabilità dell'Attenzione

La Perceptual Load Theory, formulata da Lavie nel 1995, propone che il punto in cui avviene la selezione attentiva (precoce o tardiva) dipende dal carico percettivo del compito in atto. Se il compito è ad alta carica percettiva, si verifica una selezione precoce e poche informazioni irrilevanti vengono elaborate. Invece, con compiti a bassa carica percettiva, la selezione è tardiva e le informazioni irrilevanti possono essere processate automaticamente. Questa teoria enfatizza l'adattabilità dell'attenzione in base alle richieste del compito.

L'Attenzione Distribuita e il Multi-tasking

L'attenzione distribuita è un concetto che si riferisce alla capacità di gestire più compiti contemporaneamente, noto come multi-tasking. I modelli di attenzione basati sui filtri non sono sufficienti per spiegare questa capacità, quindi sono state sviluppate teorie che si basano sull'allocazione di risorse attentive limitate. Kahneman (1973) ha descritto l'attenzione come un insieme di risorse mentali limitate che possono essere distribuite tra vari compiti. La capacità di eseguire multi-tasking dipende dalla natura dei compiti e dalla quantità di risorse attentive che essi richiedono.

Interferenza da Doppio Compito e Automaticità dei Processi Cognitivi

L'interferenza da doppio compito si verifica quando due compiti richiedono risorse cognitive simili e si sovrappongono, causando una diminuzione dell'efficienza nell'esecuzione. Anche in assenza di interferenza strutturale, la limitatezza delle risorse attentive può generare interferenza. Il paradigma del doppio compito è utilizzato per studiare l'interferenza e l'automaticità dei processi cognitivi in laboratorio. I processi considerati automatici richiedono poche risorse attentive e tendono a non interferire con l'esecuzione di altri compiti simultanei.