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I conflitti religiosi e politici del XVI secolo hanno trasformato l'Europa, con l'ascesa dell'anglicanesimo in Inghilterra, l'Editto di Nantes in Francia, la crisi economica spagnola e la battaglia di Lepanto. Questi eventi hanno ridefinito gli equilibri di potere, influenzando la storia europea e mondiale.
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Elisabetta I salì al trono nel 1558 e promosse l'anglicanesimo come religione di stato, proibendo il cattolicesimo e tollerando i calvinisti
La rivalità tra Inghilterra e Spagna si intensificò quando Elisabetta I appoggiò la rivolta dei Paesi Bassi e autorizzò gli attacchi dei corsari inglesi alle navi spagnole
Durante il regno di Elisabetta I, l'Inghilterra divenne la principale potenza navale e commerciale europea grazie alla promozione di compagnie commerciali e all'innovazione in agricoltura e manifattura
La Francia del XVI secolo fu dilaniata da guerre civili tra cattolici e ugonotti, culminate nella notte di San Bartolomeo nel 1572
Enrico IV di Borbone promulgò l'Editto di Nantes nel 1598, garantendo libertà di culto agli ugonotti e ponendo fine alle guerre di religione
Grazie alla pace religiosa, il re poté concentrarsi sul rafforzamento dello stato e dell'economia francese durante il suo regno
Nonostante le immense ricchezze dalle colonie americane, la Spagna affrontò una grave crisi economica a causa delle spese in guerre e del mancato investimento nell'economia produttiva
La perdita dell'Olanda nel 1581 e la diminuzione delle risorse coloniali portarono al declino dell'egemonia spagnola in Europa
Filippo II formò la Lega Santa e sconfisse la flotta ottomana nella battaglia di Lepanto nel 1571, rallentando l'espansione ottomana nel Mediterraneo