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La Statua della Libertà rappresenta un'icona di libertà e accoglienza, regalo della Francia agli USA. Il Giappone del XIX secolo, dopo secoli di isolamento, si apre al mondo e inizia un rapido processo di modernizzazione che lo porterà a diventare una potenza mondiale.
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La Statua della Libertà è un'icona di amicizia franco-americana e di speranza per gli immigrati che arrivavano in America
Sonetto "The New Colossus"
Il sonetto inciso sul piedistallo della Statua della Libertà esprime un messaggio di benvenuto agli immigrati in cerca di libertà e di una vita migliore
Designazione come Patrimonio dell'Umanità
Nel 1984, l'UNESCO ha riconosciuto il valore simbolico della Statua della Libertà come simbolo di libertà e democrazia, designandola come Patrimonio dell'Umanità
Il Giappone del XIX secolo era caratterizzato da un sistema politico-sociale noto come sakoku, che imponeva un isolamento quasi totale dal resto del mondo
Gerarchia sociale
La società giapponese del XIX secolo era fortemente gerarchizzata, con i samurai al vertice seguiti da contadini, artigiani e mercanti
Economia agricola
L'economia giapponese del XIX secolo era prevalentemente agricola, con limitate attività commerciali e artigianali
L'arrivo delle "Navi Nere" guidate dal commodoro Matthew C. Perry nel 1853 costrinse il Giappone a firmare il Trattato di Kanagawa, aprendo i porti al commercio internazionale
La Restaurazione Meiji del 1868 portò alla modernizzazione del Giappone, con la fine del sistema dei samurai, l'industrializzazione e l'introduzione di un sistema educativo ispirato ai modelli occidentali
La modernizzazione dell'agricoltura, lo sviluppo di infrastrutture e l'industrializzazione accelerata furono fattori chiave che portarono il Giappone a diventare una potenza economica e militare
Le vittorie contro la Cina e la Russia consolidarono la posizione del Giappone come potenza dominante in Asia e come attore influente sulla scena internazionale